Italiani, male male in cultura generale: «L’Urlo di Munch? Un film di Dario Argento»

Il Paese del Rinascimento, della letteratura e delle arti visive rischia seriamente di precipitare verso l’abisso dell’ignoranza. Che gli italiani non fossero delle cime in cultura generale è un dato emerso da diversi sondaggi, commissionati da vari enti e istituti. Ma per darvi una misura di quanto grave possa essere la situazione, vi proponiamo l’ultima intervista commissionata dal portale Liberiamo.it in occasione dei suoi primi 5 anni di vita, condotta su un campione di 2500 individui d’età compresa tra i 18 e i 65 anni.

GLI STRAFALCIONI IN STORIA DELL’ARTE E IN LETTERATURA

Insufficienza piena su arte, letteratura e curiosità. Alla domanda sull’Urlo di Edvard Munch, il 16% degli intervistati ha risposto che, in realtà, si tratterebbe di un “film di Dario Argento”. Per non parlare dell’autore dei Promessi Sposi che il 38% delle persone coinvolte attribuisce a Giovanni Boccaccio. La galleria degli orrori si arricchisce grazie al 15% delle persone che sostiene che il “Cristo velato”, la famosa scultura marmorea dai tratti delicatissimi che si trova a Napoli, sarebbe un crocifisso.

Un italiano su tre, inoltre, crede che la Gioconda sia stata dipinta da Michelangelo e che si trovi a Londra invece che a Parigi (un altro 22% crede che si trovi a Firenze). Inquietante anche l’esito del sondaggio sul Cenacolo di Leonardo da Vinci: il 74% non la attribuisce al genio assoluto del Rinascimento italiano e c’è persino un 1% che crede che si tratti di un’opera di Gesù Cristo in persona (una specie di autoritratto, quindi).

MA ANCHE SULLE CURIOSITA’ VANNO MALISSIMO

Peccato non rendere merito ad Andrea Camilleri. La maggior parte degli intervistati (il 75%) ritiene che il “Commissario Montalbano” sia solo una serie televisiva e non un libro, ideata da un regista e da un produttore. Devastante, invece, l’esito del sondaggio sulle figure incise sulle monete italiane: la scultura di Umberto Boccioni presente sul taglio da 20 centesimi sarebbe un guerriero (34%) o un gladiatore (27%), Dante, il cui profilo compare sui 2 euro, sarebbe Giulio Cesare e la Mole Antonelliana che campeggia sui 2 centesimi sarebbe un razzo per il 18% degli intervistati. La più assurda delle somiglianze.

(FOTO: ANSA-ARCHIVIO)

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