L’epic fail dello spot Pepsi con Kendall Jenner

06/04/2017 di Redazione

Kendall Jenner è la protagonista di uno spot molto sfortunato della Pepsi. L’azienda americana ha infatti deciso di cancellare l’inserzione pubblicitaria dopo la pessima reazione osservata sui social media, che hanno ironizzato con un’infinità di meme diffusi su Facebook e Twitter sull’associazione tra una bevanda e le manifestazioni e le lotte per i diritti civili. Il video, che Pepsi voleva utilizzare per una campagna a livello mondiale, ha come protagonista una delle star della TV americana, Kendall Jenner. Nel video la modella e protagonista dei reality show si cambia d’abito, passando dal glamour a più informali jeans, e dopo uno shooting si inserisce all’interno di un corteo di protesta. La manifestazione è fermata dagli agenti di polizia, e nelle immagini si nota una tensione, possibile foriera di scontri, superata grazie all’offerta di una lattina di Pepsi, tenuta al fresco, a un agente di polizia da parte di Kendall Jenner. Il modo in cui Kendall Jenner si muove verso i poliziotti e offre la bibita ricorda in modo esplicito una fotografia molto famosa di una ragazza afro-americana durante una manifestazione di Black Lives Matter caratterizzata da forti tensioni con le forze dell’ordine. La marcia di protesta era stata convocata dopo l’uccisione di un giovane ragazzo nero da parte di un poliziotto. La citazione ha causato tantissime ironie sui social media, visto che un episodio sociale drammatico è stato citato in modo giudicato superficiale. Per rasserenare le relazioni tra le forze dell’ordine e i manifestanti nello spot Pepsi basta infatti bere assieme la bibita. Lo spot è stato criticato anche per la scelta di Kendall Jenner come protagonista, visto che una miliardaria diventata famosa grazie ai social media e ai reality show non è esattamente la figura più adatta per interpretare la manifestante che si batte per i diritti civili. Pepsi ha chiesto scusa anche a Kendall Jenner per lo spot, ritirato dopo che sui social media era stato ridicolizzato. mistake.

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