Enrico Mentana: «Sbagliato avere pregiudizi su M5S»

Enrico Mentana sarà uno degli ospiti di maggior richiamo di Sum#01, Capire il futuro, il seminario promosso dall’associazione Gianroberto Casaleggio in occasione del primo anniversario della scomparsa del fondatore del M5S. Il direttore del TG La7 spiega in un’intervista al Corriere della Sera perché ha accettato l’invito dell’associazione legata al Movimento 5 Stelle, rimarcando come sia sbagliato avere pregiudizi verso una formazione che raccoglie almeno un quarto dei voti degli italiani. Ecco un virgolettato delle parole di Enrico Mentana al Corriere della Sera.

Non vado certo lì a dire “Viva viva i Cinquestelle” o “Siete pronti a governare”. Però non comprendo il pregiudizio negativo del “no, voi no” verso una forza politica che raccoglie il 25 per cento dei voti. Io li ho sempre rispettati, senza rinunciare alle mie idee. Criticare non è attaccare, non è dire sono tuo nemico. Sono vergine sia di servo encomio che di codardo oltraggio. E mi offenderei allo stesso modo se mi etichettassero come anti-grillino. In 40 anni di carriera non ho mai conosciuto qualcuno che avesse sempre ragione o sempre torto. C’è una frase di Ernesto Rossi che è per me un punto cardinale: “Se un fascista dice che piove, e piove, ha ragione il fascista”».

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Enrico Mentana ha avuto nei mesi scorsi uno scontro piuttosto acceso con Beppe Grillo, a causa di un post in cui era stato inserito anche il simbolo del suo telegiornale tra i media italiani responsabili di diffondere fake news. Il direttore del TG La7 aveva minacciato querela, poi rientrata dopo il chiarimento di Beppe Grillo. «Ha chiarito che non ce l’aveva con me. Sono stato l’unico a reagire, eppure attaccava l’intera categoria. Apprezzeranno che non mi nascondo, che non mi tiro indietro». Al convegno di Ivrea Mentana dialogherà con Gianluigi Nuzzi sul giornalismo ed intervisterà un magistrato, il cui nome è ancora riservato. All’incontro dell’associazione Gianroberto Casaleggio, preannunciato dalla lettera del figlio Davide al Corriere della Sera, parteciperanno diversi relatori di prestigio, come il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, il direttore dell’Istituto di studi di politica internazionale Paolo Magri, e diversi manager di multinazionali.

Foto copertina: Riccardo Antimiani/ANSA

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