Perché oggi scioperano le agenzie di stampa e i giornalisti di Sky

Oggi le agenzie di stampa di tutta Italia hanno indetto 24 ore di sciopero a partire dalle 6 di questa mattina fino alle 6 di domenica 25 marzo. Si tratta di una azione senza precedenti nella storia dell’editoria italiana. Il governo ha optato per l’utilizzo dei bandi di gara europei, sostituendo così l’attuale regime di convenzioni che regola la fornitura dei servizi giornalistici. Una scelta che, seocndo le agenzie, comporterà a una riduzione del personale e alla chiusura di diverse redazioni.

“Per tutta risposta il ministro “scarica” sui giornalisti delle agenzie, dopo due mesi di dichiarazioni pubbliche di preoccupazione e di richiesta di un vero confronto, l’onere di aver “unilateralmente compromesso” una fantomatica fase di dialogo che da parte sua non c’è mai stata, mentre è stato sempre ribadito, in tutte le sedi, che il bando di gara europeo così concepito è ineluttabile”. “Per questo le redazioni delle Agenzie di stampa, pur consapevoli del loro ruolo di responsabilità nel Paese, di fronte alla chiusura totale manifestata fino ad oggi dal ministro Luca Lotti domani si asterranno dal lavoro proclamando il primo sciopero nella storia dell’editoria italiana dell’intero settore dell’informazione primaria”

SCIOPERO AGENZIE LE PAROLE DI LOTTI: «IL DIALOGO CONTINUA»

«In merito al comunicato dei Comitati di redazione delle agenzie di stampa, riuniti in coordinamento, e alla luce dei termini ultimativi in esso contenuti, si precisa che la fase di dialogo e collaborazione tra le parti viene così di fatto unilateralmente compromessa dallo stesso coordinamento dei Cdr». Nella nota del ministro dello Sport con delega allì’editoria si sottolinea come Lotti «ha ribadito in più occasioni l’attenzione alla salvaguardia del pluralismo dell’informazione e dei livelli occupazionali, assicura la propria disponibilità al dialogo purché avvenga nel reciproco rispetto dei sostanziali principi del confronto». «Il ministro Lotti -prosegue la nota- invita comunque il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa (FNSI) Raffaele Lorusso, in qualità di rappresentante del comparto, ad un incontro da concordare per la prossima settimana, che avrà al centro tutti i temi legati al bando per l’acquisto dei servizi realizzati dalle agenzie di stampa».

INCONTRO IN VISTA TRA LOTTI E FNSI

«E’ fondamentale che il confronto sulle modalità che devono regolare il rapporto fra le agenzie di stampa e il governo vada avanti. La comprensibile preoccupazione dei giornalisti delle agenzie di stampa per una procedura, quale quella della gara europea per l’affidamento dei servizi, che potrebbe mettere a rischio i livelli occupazionali, non deve compromettere né il clima di dialogo che si è già instaurato con il governo né la ricerca di soluzioni alternative, a cominciare da un decreto legge, sul quale sara’ necessario procedere con i dovuti approfondimenti».
Così il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha risposto alla convocazione del ministro Luca Lotti. La FNSI è pronta a incontrare nuovamente il ministro Lotti, «che ringrazio per la disponibilità ad un incontro da tenersi la prossima settimana. A lui – conclude il segretario Lorusso – come già nell’incontro dell’altro giorno con il presidente del Consiglio, ribadiremo la nostra contrarietà alla gara europea e la volontà di trovare soluzioni condivise che, nel rispetto delle leggi, assicurino la continuita’ del servizio e garantiscano l’occupazione»

COSA PENSA L’ANAC DEL BANDO EUROPEO PER LE AGENZIE DI STAMPA

Mattere in gara il servizio è la realizzazione indicata dall’Autorità nazionale anticorruzione, Qualche giorno fa il presidente Raffaele Cantone ha spiegato: «Siccome l’agenzia svolge un servizio per conto pubblico e quel servizio non viene assicurato da una agenzia, ma lo possono fare 10, vuol dire che è fungibile e si deve andare a gara, lo prevede il codice dei contratti». Per Cantone però si può procedere sia a gara aperta che con procedura negoziata. «Il codice prevede varie tipologie di procedura e spetta al governo stabilire come. Però quello è un appalto di servizio e gli appalti di servizio nel nostro Paese si possono fare solo utilizzando il codice dei contratti». Cosa è successo? Nel 2015 Luca Lotti, allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio con deleghe all’editoria, firmò una direttiva che prevedeva di portare avanti le convenzioni concluse senza bando. Con nuovi criteri: almeno 50 giornalisti assunti a tempo indeterminato e a tempo pieno e 15 ore di trasmissione al giorno per sette giorni a settimana. Il 25 gennaio il Tar del Lazio ha annullato ha annullato la direttiva per un ricorso presentato da Agv News, società editrice dell’agenzia di stampa Il Velino, secondo cui il metodo non era chiaro per garantire il pluralismo. Così, per uscire dal pantano, il governo Gentiloni ha optato per il bando di gara europeo. Un bando che di fatto apre anche a tutti i competitor degli altri 26 Paesi.

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LO SCIOPERO DEI GIORNALISTI SKY

Oggi con le agenzie di stampa sciopera anche Sky Tg24. La protesta è contro il licenziamento di 14 colleghi annunciato dall’azienda. Al loro fianco Fnsi, Stampa Romana e Associazione Lombarda che parlano di «esuberi inaccettabili». I giornalisti e con loro i tecnici e il personale amministrativo del telegiornale si asterranno dal lavoro dalle 6:00 di sabato 25 marzo alle 6:00 di domenica 26.

La redazione di Sky Tg24 e il personale tecnico e amministrativo del Tg sono in sciopero per 24 ore. Chi vi parla è un componente del comitato di redazione. Non possiamo accettare la netta chiusura dell’azienda alla richiesta di ritiro degli esuberi nonostante la ragionevolezza dimostrata dalla redazione ad aprire il 28 febbraio scorso una trattativa sul piano di riorganizzazione aziendale. Un piano che – per gli impatti sui dipendenti di Sky e per la sua complessità in termini di trasferimenti e organizzazione futura del lavoro – richiede ulteriori tempi di confronto. Chiediamo pertanto la ripresa della trattativa.

 

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