‘Ordine di cattura popolare’ per i parlamentari, perquisizioni nelle case dei leader dei Forconi

22/03/2017 di Redazione

La Polizia di Stato sta eseguendo una serie di perquisizioni nei confronti di 18 tra leader ed esponenti del movimento ‘9 dicembre – Forconi’ in diverse parti d’Italia. L’attività di polizia è condotta dalla Digos di Latina, in collaborazione con le Digos di Ascoli, Campobasso, Como, Firenze, Roma, Taranto e Treviso, e con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

PERQUISIZIONI NEI CONFRONTI DEI LEADER DEL MOVIMENTO DEI FORCONI

Le perquisizioni sono scattate nei confronti di coloro che hanno manifestato l’intenzione di attuare «l’Ordine di cattura popolare», un documento di 19 pagine messo a punto da alcuni degli indagati e definito «fortemente istigatorio» dagli investigatori, nel quale si invitano i cittadini ad arrestare tutti i parlamentari, gli esponenti del governo e il presidente della Repubblica.

 

LEGGI ANCHE > Il Movimento 5 Stelle batte il Pd in 7 sondaggi su 8

Più nel dettaglio, le perquisizioni riguardano 18 persone appartenenti o considerate comunque vicine al movimento dei Forconi. Nel corso dell’indagine è emerso come gli indagati, oltre ad aver depositato presso alcuni uffici di polizia l’«ordine di cattura popolare» hanno anche postato sui social network inquietanti proclami di rivolta sociale e partecipato a iniziative di piazza illegali tra cui un estemporaneo tentativo di «arresto». Era il 14 dicembre quando, nei pressi di Montecitorio, un gruppo di aderenti aggredì l’ex parlamentare Osvaldo Napoli per eseguire il «primo arresto popolare di un politico». Poi l’intervento di Polizia e Carabinieri in servizio di vigilanza scongiurò conseguenze peggiori e permise di identificare e denunciare 14 persone. Tra i 18 destinatari delle perquisizioni ci sono anche i responsabili dell’aggressione ad Osvaldo Napoli.

Nell’«Ordine di cattura popolare» pubblicato online su blog e pagine Facebook dei Forconi a dicembre scorso è riportato un lungo elenco dei parlamentari. Si legge: «Tocca al Popolo sovrano, attesa l’inerzia intollerabile della magistratura e dei vertici delle forze di polizia, peraltro abusivi in quanto nominati da governi abusivi, di procedere nei confronti dei governanti e parlamentari abusivi nei termini di legge, emana ordine di cattura popolare a carico delle persone, dianzi indicate, la cui esecuzione spetta alla polizia giudiziaria, avvertendo che se ciò non dovesse essere adempiuto saranno i cittadini ad operare in conformità alle norme in premessa e del codice di procedura penale».

LEADER DEI FORCONI: «LA NOSTRA ERA UNA PROVOCAZIONE»

«Ci processino pure, ma ci dicano se la sentenza della consulta è giusta o no», ha dichiarato Danilo Calvani, leader del movimento 9 dicembre. «Mi hanno sequestrato il computer per cercare qualcosa di eversivo. Siamo stati noi a presentare le denunce in varie procure d’Italia contro i politici, che occupano abusivamente il posto dopo la sentenza della Consulta. La nostra era una provocazione e ci aspettavamo una reazione simile. Quello che ci viene contestato è che non possiamo sostituirci allo Stato».

(Immagine via Twitter dell’aggressione all’ex deputato di Forza Italia Osvaldo Napoli avvenauta a Roma il 14 dicembre 2016)

Share this article
TAGS