Il bonus da 800 euro per le mamme è scomparso

20/03/2017 di Redazione

Non c’è ancora traccia del nuovo bonus per le mamme messo in campo con l’ultima legge di Stabilità, il contributo economico da 800 euro destinato alle donne incinte al settimo mese di gravidanza. L’operazione doveva scattare il primo gennaio, ma per ora non ci sono erogazioni. E si accumulano le domande. A raccontarlo è oggi il quotidiano Repubblica che riporta la testimonianza di diverse donne che hanno chiesto, finora senza successo, di ottenere quanto dovuto.

 

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BONUS MAMME, NON CI SONO MODULI

Il bonus si chiama ‘Mamma domani’ ed è destinato, come spiegava il ministro per la Famiglia Enrico Costa, per le prime spese legate alla nascita di un figlio, come esami pre parto, farmaci, passeggino, culla, vestitini. Si tratta di uno strumento a sostegno dell’incremento demografico che si è aggiunto al vecchio bonus bebè che prevede l’erogazione di 80 euro mensili per i bambini da 0 a 3 anni per 3.600 euro annui. A quasi tre mesi dal giorno in cui sarebbe dovuta cominciare l’operazione non si trovano nemmeno moduli per presentare la domanda. Scrive Filippo Santelli:

“Ah saperlo, quando arriverà”, risponde la funzionaria di un ufficio Inps della Capitale a un’altra mamma. Un’avvertenza però gliela dà: quando finalmente la procedura sarà disponibile arriveranno un fiume di richieste. “Ci vorranno sessanta giorni, minimo, perché le prime vengano approvate”. Nel frattempo, per passeggino e affini, la famiglia “domani” si dovrà arrangiare.

E meno male che il servizio, parte del pacchetto di misure per la famiglia annunciate dal governo, doveva entrare in vigore con l’arrivo del nuovo anno. “Da quel giorno ho tenuto costantemente d’occhio il sito dell’Inps per capire come fare richiesta”, racconta Grazia, 32 anni, romana, in attesa di un bebè che dovrebbe arrivare il mese prossimo. Con lei, tutte le altre mamme che hanno partorito o hanno superato il settimo mese di gravidanza nel corso del 2017, questo il requisito principale per accedere. “Solo che per due mesi non è stato dato nessun tipo di comunicazione “, continua la ragazza.

Sempre su Repubblica Eugenio Occorsio riporta la testimonianza di una mamma di 29 anni, toscana trasferitasi a Roma, che ha raccontato di non essere riuscita ad avere informazioni complete né al telefono né allo sportello:

«Armata di Pin, ho cominciato a telefonare a vari numeri, compreso quello della mia città natale dove speravo fossero meno ingolfati. Tutti mi rinviavano al call center centrale dell’Inps».

 

E lì le hanno risposto?

 

«Sì, e in tempi ragionevoli. Il guaio è che nessuno sapeva niente. Ho fatto sette- otto telefonate per sentirmi dire “non ci hanno ancora detto nulla” o “stia tranquilla, deve ancora partire la fase operativa”. Se proponevo di andare persona mi dicevano “non credo che il servizio sia operativo in tutte le sedi”».

 

Erano gentili?

 

«Qualcuno sì. Un’operatrice però mi ha detto: “Senti, ma se non c’era questo bonus il bambino non lo facevi? La carrozzina non la compravi?”. In tutti avvertivo la frustrazione per non sapere cosa rispondere. Finché sono andata di persona allo sportello romano».

Il ministro Costa comunque rassicura: «Niente paura i diritti maturati dal 1° gennaio del 2017 sono garantiti». «Appena l’Inps avrà messo a punto la struttura attuativa si potranno fare le domande e sono certo – ha detto – che l’Inps sta lavorando con impegno per fare tutto nel più breve tempo possibile».

(Foto: Ansa / Ettore Ferrari)

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