L’ambasciatore italiano a Washington rischia il posto perché «sgradito a Trump»

14/03/2017 di Redazione

A un anno della nomina l’ambasciatore italiano a Washington sembra in bilico perché «vicino ai democratici» e «sgradito a Trump». Tranto che alla Farnesina sarebbe in corso un silenzioso braccio di ferro per rappresentare il nostro Paese negli Stati Uniti in quella che è certamente la sede diplomatica più prestigiosa di tutte. Lo racconta oggi Francesca Schianchi sul quotidiano La Stampa:

Da un anno, a rappresentarci negli Stati Uniti è Armando Varricchio, veneziano, 55 anni, ex consigliere diplomatico di Renzi a Palazzo Chigi. Il suo mandato dovrebbe quindi essere ancora lungo, se non fosse che rumors insistenti raccontano di una posizione in bilico e un potenziale candidato interessato a sostituirlo, un altro big della diplomazia, l’attuale ambasciatore a Londra Pasquale Terracciano.

È l’inatteso esito delle elezioni americane, il successo di Donald Trump, il fattore principale di “instabilità” per Varricchio. C’è infatti, tra le feluche, chi lo considera troppo vicino ai democratici, con la candidata sconfitta Hillary Clinton che, vicina di casa dell’ambasciata, è stata spesso avvistata tra le quattro mura della rappresentanza.

 

LEGGI ANCHE > «In Italia nemmeno un posto da bidella, ad Harvard dirigo la più grande banca di cervelli al mondo»

 

AMBASCIATORE ITALIANO NEGLI USA, BRACCIO DI FERRO ALLA FARNESINA

Varricchio, ambasciatore d’Italia negli Usa dal 7 marzo 2016, è stato protagonista di una fase in cui il governo italiano si è apertamente schierato in favore dei democratici. La vicinanza era stata espressa prima delle elezioni americane anche dall’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dal premier Matteo Renzi. Qualcuno non lo ritiene più la figura adatta per costruire un rapporto con Trump e la sua squadra alla vigilia di un appuntamento importante come il G7 di Taormina di maggio.. Un sostituto sarebbe già stato individuato: l’attuale ambasciatore a Londra Pasquale Terracciano, 60 anni, napoletano. Prima di approdare nel Regno Unito, il primo maggio 2013, è stato capo di gabinetto del Ministro degli Esteri.

(Foto: l’ambasciata italiana a Washington. Credit: ANSA / CHUCK FAZIO)

Share this article