Consip, Bocchino consigliò a Romeo di aiutare il quotidiano di Belpietro

05/03/2017 di Redazione

Dalle carte dell’inchiesta Consip che ha portato all’arresto per corruzione dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo (che avrebbe pagato dirigenti della centrale acquisti della pubblica amministrazione per ottenere appalti) spunta anche il nome quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro. A metà dell’informativa dei carabinieri del Noe sulla quale si basa l’inchiesta viene infatti riportata una conversazione durante la quale l’ex deputato Italo Bocchino (consulente di Romeo e indagato per traffico di influenze illecite) consiglia all’uomo d’affari di aiutare economicamente il giornale.

 

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CONSIP, CONSIGLI DI BOCCHINO A ROMEO

Ne parla oggi Roberta Catania su Libero. Alla conversazione, il 21 settembre scorso presso la Romeo Gestioni, partecipavano Romeo, Bocchino e l’imprenditore farmaceutico toscano Carlo Russo (vicino alla famiglia Renzi, anche lui come Bocchino e Tiziano Renzi indagato per traffico di influenze illecite). I tre (pagina 524 dell’informativa) parlavano anche della possibilità di versare 50mila euro tramite erogazione liberale alla fondazione Magna Carta (che fa riferimento al senatore Gaetano Quagliariello):

I tre interlocutori proseguono a parlare di referendum e «Bocchino», si legge, «ritiene che Russo abbia ragione nell’aver prospettato al Romeo l’acquisto del quotidiano L’Unità, in quanto andrebbe a strutturare un tipo di rapporto che potrebbe prescindere dall’attuale premiership (…). Poi Bocchino introduce la questione del giornale di Belpietro, dicendo che il primo numero del quotidiano La Verità è andato bene e che oggi dovrà vedere Gaetano, verosimilmente fa riferimento al senatore Gaetano Quagliariello e consiglia a Romeo di versare 50.000 euro per il tramite di Quagliariello e di farlo tramite “erogazione liberale” alla sua fondazione, operazione questa vantaggiosa anche dal punto di vista fiscale: “50.000 mila euro a Magna Carta e ti levi da tutti gli imbrogli”, di modo da evitare un’esposizione eccessiva del Romeo nell’operazione editoriale di Belpietro, che resta sempre un giornalista: “pericoloso”. Romeo chiede quindi se Belpietro accetterebbe questo iter e Bocchino conferma, dicendo che ha già parlato con Belpietro, il quale ha un buon rapporto con Quagliariello e che» a Maurizio «non gli interessano le modalità di versamento del denaro».

Va precisato che si tratta di frasi riferite e che negli atti non c’è alcuna prova della dazione. Il giornale di Belpietro si è scagliato contro Tiziano Renzi. A novembre ha raccontato di un padre del premier preoccupato per le indagini di una procura del Sud.

Come riporta Libero, in un’altra conversazione Russo e Romeo (pagina 513 dell’informativa) fanno riferimento – scrivono Carabinieri e Guardia di Finanza – «all’ex presidente Renzi che sarebbe arrabbiato per come il Gruppo Pessina sta gestendo il quotidiano L’Unità ed al riguardo i due discutono «della possibilità che il Romeo partecipi all’acquisto del quotidiano del Pd L’Unità e Romeo dice al Russo che lui non è nuovo a simili iniziative, tant’è che sta partecipando ad un’iniziativa editoriale per fare un favore a quello che definisce essere il suo amico Belpietro».

(Foto da archivio Ansa)

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