Il pirata che uccise la giovane Giada offre un milione di euro ai genitori. Ma loro rifiutano: «Vogliamo vederlo in aula»

04/03/2017 di Redazione

Giada Molinaro venne uccisa il 14 settembre del 2016 a Varese. Morì investita, a 17 anni. Giada camminava sulle strisce pedonali, ma fu travolta da un cuoco di 24 anni che stava andando a prendere la fidanzata alla stazione. A pochi giorni dall’inizio del processo con il rito abbreviato, l’assicurazione ha offerto un risarcimento ai genitori di circa 1 milione di euro. Ma loro no, nessuna cifra vale come la loro Giada. «Non vogliamo rinunciare a costituirci come parte civile — osserva sul Corriere della Sera il papà di Giada, Pasquale, 61 anni — non è una questione di denaro, ma di giustizia. Noi vogliamo avere il diritto di stare seduti in aula e sapere che non abbiamo fatto sconti o compromessi. Vogliamo guardare in faccia il ragazzo che ha investito nostra figlia e il giudice».

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GIADA MOLINARO INVESTITA DAL CUOCO CHE ANDO’ VIA SENZA SOCCORRERLA

Cosa accadde il 14 settembre? Quella sera il cuoco che investì Giada scappò senza prestare soccorso. Fu arrestato, due giorni dopo, dalla polizia.

«Non importa se la cifra è alta — dice Pasquale — dopo il processo faremo una causa, ma oggi non vogliamo quei soldi. Quel ragazzo si è dato alla fuga. Ha investito sulle strisce pedonali Giada senza frenare e non l’ha soccorsa. Poi è andato da un carrozziere e ha raccontato

una bugia, dicendo di aver investito un cinghiale, per non farsi scoprire e sfuggire alla cattura». La madre di Giada ha un cruccio in particolare: «La nostra sofferenza è enorme, però quello che mi fa più male è sapere che quel ragazzo, che poi abita in un quartiere vicino al nostro, non l’ha soccorsa».

Il giorno del funerale i genitori del cuoco Flavio, distrutti, hanno inviato una lettera ai genitori della ragazza. Non l’hanno ancora aperta. Troppo grande, ancora, il dolore.

(foto ANSA)

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