La deputata M5S scrive a Maria De Filippi: «Via la Celentano da Amici, ha offeso l’allieva in sovrappeso»

02/03/2017 di Redazione

Abituati a vederli impegnati a parlare di economia, lavoro, ambiente, diritti civili, sorprende vedere un parlamentare occuparsi di quanto accade nel corso di un programma televisivo di intrattenimento. La deputata torinese del Movimento 5 Stelle Silvia Chimienti, ha avviato una sua battaglia per chiedere l’esclusione dal talent show Amici di Maria De Filippi dell’insegnante di danza Alessandra Celentano, rea di aver più volte definito nel corso della puntata di sabato 27 febbraio ‘in sovrappeso’ una delle sue allieve.

 

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LA LETTERA DELLA DEPUTATA M5S PER CACCIARE L’INSEGNANTE DI DANZA DA AMICI

«Non può essere l’esempio della danza e della ballerina al Serale. È in sovrappeso, bisogna dirlo!», sono state le parole della maestra di Amici 16 rivolte alla ballerina 16enne Vittoria Markov. Il siparietto tra insegnante e allieva ha suscitato l’indignazione di molti telespettatori, manifestata sui social network, contro la Celentano. Sul suo sito la Chimienti due giorni fa, in un post dal titolo «Cara De Filippi, c’è posta per te!», ha scritto:

La trasmissione ha registrato un ascolto complessivo di oltre 5 milioni di spettatori arrivando al 24% di share, con picchi di oltre 6 milioni.

Ora, cara Maria, le parole di Alessandra Celentano sono di per sé inaccettabili e vergognose, ma altrettanto inaccettabile è che tu non abbia preso le difese della ballerina invitando la Celentano ad abbandonare la trasmissione ma al contrario abbia minimizzato (“non prenderla sul personale”, hai detto).

Il tuo programma è stato visto da milioni di ragazzi e ragazze. Che tipo di messaggio ha veicolato?
Che una ragazza in realtà perfettamente normopeso non è abbastanza magra per ballare?
Che l’essere in sovrappeso è una condizione ripugnante, di cui vergognarsi e su cui versare lacrime di disperazione?

La televisione dovrebbe offrire modelli di comportamento positivi, di valorizzazione delle differenze e di accettazione, proprio per l’enorme potere persuasivo che ancora ha sullo spettatore.

Invece ha solo veicolato una oscena discriminazione.

Quante ragazze, dopo aver visto la tua trasmissione, si saranno sentite inadeguate?

Ti ricordo che il 10% delle ragazze tra 12 e 25 anni soffre di anoressia, il 2% in forma molto grave. In totale sono malati di anoressia 3 milioni di italiani (il 90% sono donne).

Una scuola (una scuola!) di spettacolo come è la tua non può assolutamente essere complice di questa orrenda degenerazione.

La scuola, anche se televisiva, deve al contrario essere portatrice di messaggi inclusivi, che possibilmente contribuiscano a rendere migliore la società, non a peggiorarla.

Ti chiedo di riflettere su queste parole. Il tuo programma è stato all’avanguardia nella diffusione di messaggi di tolleranza, di rispetto e di contrasto all’omofobia.

Ora, coerentemente con quanto portato avanti finora, torna sui tuoi passi e allontana dalla televisione Alessandra Celentano, prendendo le distanze in maniera inequivocabile dalle parole discriminatorie e offensive che una donna di 50 anni si è permessa di rivolgere a una sedicenne, davanti a milioni di altri ragazzi.

Ieri la deputata M5S ha anche rilanciato il suo messaggio su Facebook, accompagnato dall’hashtag #IoStoConVittoria. «Il Parlamento – ha scritto Chimienti sulla sua pagina- sta lavorando su proposte di legge di contrasto al bullismo e a ogni forma di discriminazione attraverso l’educazione nelle scuole. Ma il cambiamento culturale non può essere affidato solo alle scuole. Anche i media hanno un’enorme responsabilità nei confronti delle nuove generazioni. Che tipo di società vogliamo costruire? Una società che discrimina oppure una società che include? I messaggi che mandiamo oggi ai nostri bambini e ragazzi modelleranno il nostro futuro».

 

 

Un messaggio che però non è piaciuto a tutti. Tra i commenti qualcuno ha precisato: «Si stava parlando di requisiti fisici per una ballerina di danza classica». «Capisco che i modi sono stati duri, ma effettivamente – ha scritto un altro –  le ballerine di danza classica che ballano in tutto il mondo hanno un loro fisico». «Non e un argomento da sottovalutare», ha scritto infine chi sostiene la deputata.

(Foto: ANSA / GIORGIO ONORATI)

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