Il testamento di Dj Fabo: «Vita intrisa di sofferenza e disperazione, rivendico il sacrosanto diritto a morire»

28/02/2017 di Redazione

Dj Fabo, il nome d’arte di Fabiano Antoniani, ha lasciato un testamento diffuso dall’Associazione Luca Coscioni. Il giovane musicista, morto in Svizzera all’età di 40 anni dopo esser ricorso al suicidio assistito, ha dettato una lettera manifesto in cui ripercorre la sua vita, spiegando perché rivendicasse il sacrosanto diritto a morire.

Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione, non trovando più il senso della mia vita ora. Fermamente deciso, trovo più dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia agonia.

Nel testamento Dj Fabo ripercorre la sua vita. Nato a Milano il 9 febbraio del 1977, Fabiano Antoniani racconta di aver iniziato a frequentare la scuola di musica a 7 anni. Da piccolo si esibiva come primo chitarrista in numerosi saggi, e i genitori lo spingono a frequentare il Conservatorio di Milano a villa Simonetta. A causa del suo comportamento ribelle però viene espulso. Dopo il diploma da geometra, inizia a lavorare per diversi anni.

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Per 8 anni Fabiano Antoniani ha lavorato presso reparto commerciale del team supermotard Daverio di motocross, praticando questo sport come passatempo. Nel 2009 Fabiano Antonazzi subisce un incidente in gara, e si ritira dal motocross, iniziando a dedicarsi alla musica. Torna alla sua antica passione, ma in forma diversa. A Ibiza diventa un Dj, e il successo nei locali gli fa riscoprire il suo vero io. Diventa per tutti Dj Fabo.

Subito mi rendo conto che il mio unico e vero posto è dietro la consolle! È così che in un momento, ringraziando gli studi di musica del passato, la mia musicalità e le numerose conoscenze di dj set, in poco tempo inizio a suonare un po’ ovunque. Mi licenzio da un contratto a tempo indeterminato a Milano, ma ormai capisco che il mio posto è altrove. Per lavoro, passione e amore negli ultimi anni riesco a dividermi tra l’Italia e Goa, dove lavoro e vivo mantenendomi con la musica

La vita di Dj Fabo è un sogno, fino all’incidente che trasforma la sua esistenza in una lunga agonia. Tornando da una serata in un locale Dj Fabo esce di strada. Il danno subito è molto rilevante: perde la vista, e diventa tetraplegico. Ecco come si descrive nel testamento, diffuso dall’associazione Luca Coscioni che gli ha consentito di morire in Svizzera grazie al suicidio assistito.

Giovane adulto sempre vivace e vero amante della vita, non riesco a fare a meno degli amici per esserne al centro trascinandoli con me. Generoso, forse un po’ insicuro quando si tratta di scelte importanti da fare da solo… Incapace di sopportare il dolore sia fisico che mentale. Preferisco stare solo, ora, che non poter vivere come prima. Vivo oggi a casa di mia madre a Milano con una persona che ci aiuta e la mia fidanzata che passa piuù tempo possibile con me. Mi portano fuori ma spesso non ne ho voglia

Foto copertina: ANSA/EUTANASIALEGALE.IT

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