L’antologia degli insulti grillini sessisti

Gli insulti sessisti sono stati spesso utilizzati dal M5S. Il quotidiano Il Tempo, legato a Libero, risponde con un’antologia delle più celebri offese a sfondo sessuale rivolte dai 5 Stelle dopo le polemiche sulla prima pagina di Feltri dedicata a Virginia Raggi.

    • 1. Nel pieno della polemica su Banca Etruria Beppe Grillo lancia l’hashtag #boschidovesei, e sul suo profilo viene ritwittato un commento tanto offensivo quanto sessista: «In tangenziale con la Pina, riferito all’europarlamentare PD Picierno».
    • 2. Nel febbraio del 2014 Grillo pubblica un video realizzato da un attivista M5S che si intitola: «Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina». Il filmato è molto ambiguo, e provoca una lunga sequela di insulti contro la presidente della Camera sul sito di Grillo così come su suoi profili social.

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  • 3. Nel febbraio del 2014 un deputato del M5S, Massimo De Rosa, insulta diverse colleghe parlamentari del PD, sostenendo che avrebbero vinto le primarie grazie alle loro qualità amatorie nel sesso orale. De Rosa viene denunciato.
  • 4. Nel 2014 il senatore Nicola Morra twitta contro Boschi, rimarcando come il ministro sarà ricordato più per le sue forme che per le riforme.
  • 5. Nel 2011 Beppe Grillo definisce «buson», espressione volgare per indicare un omosessuale, Nichi Vendola durante un comizio a Bologna.
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