Luigi Di Maio pubblica la lista dei giornalisti «diffamatori» del M5S

08/02/2017 di Redazione

Luigi Di Maio ha scritto una lettera all’Ordine dei giornalisti per criticare gli articoli scritti da diversi quotidiani in merito al caso delle polizze a vita stipulate da Salvatore Romeo a beneficio di Virginia Raggi. Il vicepresidente della Camera ha diffuso sul suo profilo Facebook la missiva indirizza al presidente Enzo Iacopino, lamentandosi di tre fatti in particolare.

L’operazione di discredito nei confronti della Raggi è iniziata ben prima che il Movimento 5 Stelle vincesse le elezioni a Roma: lo sapevamo ed eravamo preparati a questo, ma oggi si è toccato un limite che è nostro dovere denunciare. Da osservatore attento avrà seguito la vicenda sulla polizza e saprà: 1) che la Raggi non ha mai preso un soldo; 2) che appresa dai magistrati la notizia della polizza, ha immediatamente richiesto che il suo nome venisse rimosso dal documento; 3) che la Procura stessa ha precisato che nella vicenda non si ipotizza alcun reato e che la polizza non è da considerarsi uno strumento di corruzione.

Luigi Di Maio ha pubblicato una lista dei giornalisti che avrebbero coperto il caso delle polizze a vita con toni diffamatori. Si tratta di Emiliano Fittipaldi (L’Espresso), Fiorenza Sarzanini (Corriere della Sera), Carlo Bonini (La Repubblica), Alessandro Sallusti (Il Giornale), Elena Polidori (QN-Carlino-Nazione-Giorno), Valentina Errante e Sara Menafra (Il Messaggero), Edoardo Izzo (La Stampa). Per gli articoli del 4 febbraio ancora Fiorenza Sarzanini e Ilaria Sacchettoni (Corriere della Sera), Elena Polidori (QN-Carlino-Nazione-Giorno), Valentina Errante e Sara Menafra (Il Messaggero). Di Maio ha criticato anche Sarzanini e Bonini per gli articoli in merito a un suo presunto colloquio con Raffaele Marra. Il presidente dell’Ordine Iacopino ha criticato l’elenco dei giornalisti redatto da Di Maio perchè assomiglia a una lista di proscrizione. Toni ancora più severi sono stati utilizzati dal PD e altri partiti, contro la volontà censoria del deputato M5S.

Foto copertina: profilo Facebook di Luigi Di Maio

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