Virginia Raggi, incongruenza pericolosa davanti ai magistrati?

07/02/2017 di Redazione

Virginia Raggi sarebbe caduto in una incongruenza durante l’interrogatorio effettuato settimana scorsa in merito all’indagine per abuso d’ufficio. Lo scrivono diversi giornali, tra cui La Stampa e il Messaggero, che evidenziano come il sindaco di Roma abbia citato una procedura regolamentare per la nomina di Renato Marra diversa da quella registrata negli atti ufficiali. Davanti ai magistrati Raggi avrebbe infatti affermato di aver utilizzato l’articolo 38 comma 2 del regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Roma, che garantisce al sindaco la massima autonomia nella nomina dei collaboratori. In un simile caso la nomina di Renato Marra sarebbe potuta avvenire senza la comparazione dei curricula tra diversi candidati, sentiti il responsabile delle risorse umane e l’assessore competente.

Secondo l’ordinanza di assunzione però la nomina del sindaco sarebbe avvenuta in osservanza dell’articolo 8 dello stesso regolamento, che al contrario prevede la comparazione tra diversi curriculum. Virginia Raggi avrebbe detto, a posteriori, di non aver ritenuto necessario compiere questo atto. Una incongruenza che potrebbe aggravare la posizione di Virginia Raggi e spingere verso la richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio da parte dei magistrati.
Foto copertina: ANSA/ ANGELO CARCONI

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