Marine Le Pen: Francia fuori da Europa e Nato

06/02/2017 di Andrea Mollica

Marine Le Pen ha presentato le 144 misure programmatiche della sua candidatura a presidente della Francia, lanciata in un comizio a Lione che ha avviato la sua campagna elettorale per l’Eliseo. La leader del Front National ha ripresentato le proposte già lanciate nel 2012, quando era arrivata terza al primo turno, con un risultato già significativo: oltre 6 milioni di voti, e una percentuale del 18%. L’obiettivo principale di Marine Le Pen è restituire la Francia ai francesi, ponendo fine alla cessione di sovranità che ha contraddistinto gli ultimi decenni. La leader del Front National ha dichiarato di voler portare il suo Paese al di fuori della Nato, e di voler convocare un referendum sull’adesione della Francia all’Unione europea una volta insediatasi all’Eliseo. Proposte non nuove, ma rinvigorite dal crescente consenso dei critici della globalizzazione. Marine Le Pen contrasta il processo di apertura dei mercati e dei Paesi, sia dall’alto – la finanziarizzazione dell’economia – sia dal basso – l’arrivo massiccio di immigrati. Marine Le Pen si è spinta a definire i mondialisti, coloro che spingono per la globalizzazione, pericolosi come i jihadisti per la sicurezza della Francia. La leader del Front National ha entusiasmato i suoi sostenitori quando ha ricordato che chi viene in Francia deve adeguarsi alle norme e ai costumi transalpini, altrimenti può rimanere nel suo Paese. Le Pen ha poi spiegato come molte delle sue proposte in termini di sicurezza e immigrazione siano state riprese dai leader dei partiti tradizionali, destra repubblicana e socialisti, ma come aver copiato l’originale abbia determinato la sconfitta di Nicolas Sarkozy e Manuel Valls. La candidata alle presidenziali, rilevata in testa al primo turno da tutti i sondaggi, ha confermato ancora una volta di ritenere superate destra come sinistra, visto che ora il vero scontro è tra mondialisti e sovranisti.

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Una tesi prossima a quella di Emannuel Macron, che ha presentato il suo programma a Lione il giorno prima, benché l’ex ministro dell’Economia socialista ora candidatosi come indipendente sia collocato saldamente nel campo opposto al sovranismo di Marine Le Pen. La leader del Front National ha rimarcato come la Brexit, la vittoria del No al referendum costituzionale in Italia e sopratutto l’elezione di Donald Trump siano indicazioni che il campo sovranista ora possa vincere la sfida per disgregare l’ordine liberale uscito dalla Seconda Guerra mondiale. La vittoria del candidato repubblicano alle ultime presidenziali, spinta dalle critiche ai trattati sul libero commercio e all’immigrazione, è particolarmente significativa per Marine Le Pen, che mira a proporsi come una versione europea di Trump.

Foto copertina: pagina Facebook di Marine Le Pen

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