Disoccupazione, nel 2016 cresciuta solo in Italia nell’eurozona

La disoccupazione nel 2016 è cresciuta solo in Italia tra le principali economie dell’eurozona. Il tasso di chi cerca il lavoro ma non lo trova è salito nel nostro Paese dall’11,6% dell’anno scorso al 12% a fine 2016, una dinamica negativa isolata nell’unione monetaria. Solo in Italia, e in due piccoli Paesi come Cipro ed Estonia, si è osservato un aumento del tasso di disoccupazione, contrapposto alla discesa osservata in eurozona così come nel resto delle economie UE, come rilevato da Eurostat. A fine 2015 il tasso di disoccupazione era al 10,5%, mentre a fine 2016 è sceso al 9,6%. Una simile discesa si è registrata nel resto dell’UE, dove la percentuale di chi cerca ma non trova lavora è passata dal 9 all’8,2%.

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Il dato negativo sul tasso di disoccupazione riflette la debole crescita dell’economia italiana. L’eurozona e l’UE sono cresciute poco sotto il 2% nel 2016, a un tasso pari o superiore a quello dell’economia americana, la prima volta che succede dallo scoppio della crisi di fine decennio scorso, mentre l’Italia anche quest’anno non è riuscita a superare quota 1%. Anche per quanto riguarda la disoccupazione giovanile si può rilevare come il nostro Paese sia uno dei pochi dove sia cresciuta: in Italia è passata dal 38,3 al 40,1%, una dinamica che si osserva nell’eurozona solo a Cipro e in Francia, dove però ci sono valori più bassi, 32 e 26% circa.
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