Beppe Grillo contro il consigliere M5S in Liguria Francesco Battistini. Lui: «Deferito perché libero?»

Beppe Grillo e il collegio dei probiviri valuteranno la condotta del consigliere regionale M5S in Liguria Francesco Battistini. Quale è la colpa di Battistini? Aver mostrato solidarietà verso l’ex capogruppo in consiglio comunale a Genova, Paolo Putti, uscito dal M5S con altri due consiglieri comunali.

«Putti – aveva dichiarato Battistini a Repubblica – è sulla strada giusta. Il Movimento quella strada, invece, l’ha persa. E non ho paura a dirlo: non rinuncio per nessun motivo al diritto di parola, anche se i post scriptum sul blog di Grillo dicono che non posso farlo. Rendo conto soltanto al programma e ai cittadini che mi hanno votato: in Regione non faremo alcun gruppo alternativo al M5S, almeno finché non mi cacceranno dal Movimento».

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FRANCESCO BATTISTINI E IL MALESSERE DEL MOVIMENTO 5 STELLE IN LIGURIA (E A GENOVA)

Putti, con Emanuela Burlando e Mauro Muscarà, hanno creato un nuovo gruppo in consiglio comunale dal nome “Effetto Genova”. Un nome che riecheggia quello scelto a Parma da Federico Pizzarotti pronto a ricandidarsi fuori dal MoVimento.
Cosa sta succedendo in Liguria? Nella terra di Grillo c’è insofferenza da mesi. Specialmente nel gruppo consigliare regionale dove Francesco Battistini, Gabriele Pisani e Fabio Tosi sembrano molto distanti dalla portavoce regionale Alice Salvatore, grillina ortodossa, fedelissima di Beppe Grillo. Un esempio è la mozione sulle Riparazioni navali sulla quale Battistini ha votato discostandosi dal gruppo M5S. Per la questione portuale la Salvatore si beccò i fischi dei lavoratori durante un suo intervento. Qui, capirete perché.
In Liguria però più che l’insofferenza di qualcuno, i malumori sembrano avere le avvisaglie di un ammutinamento. E l’ultimo segnale della rivolta contro la linea “Salvatore” è stato appunto l’addio di Putti in consiglio comunale. «Adesso faremo le nostre battaglie, porteremo cioè avanti le ragioni originarie del movimento, ma con la libertà che non avevamo più – riportava l’eletto su La Repubblica – volevamo rendere conto soltanto ai cittadini, agire nell’interesse del bene comune, ma invece il nostro compito era cominciato a cambiare, dovevamo sottostare a regole che non c’entrano più con il senso originario del M5S e sono sempre più lontane da chi ci ha eletto».
Alice Salvatore ha reagito invitando Putti a dimettersi. Non solo: a 24 ore dall’addio dei tre si è aperta la raccolta delle candidature nelle fila liguri. Ora nel MoVimento ci sono nuove regole per candidarsi a uno dei quattro ruoli per le prossime elezioni amministrative: sindaco, consigliere comunale, municipale, presidente di Municipio. Chi si candiderà a sindaco non potrà, per esempio, tentare il consiglio comunale.

BEPPE GRILLO CONTRO FRANCESCO BATTISTINI

E ora? Ora dopo l’addio di Putti in terra ligure parla il fondatore Beppe Grillo. «In questi anni – spiega sul blog – da quando è nato il MoVimento 5 Stelle, e anche negli ultimi tempi, ci sono state persone elette con il nostro simbolo che hanno deciso di andarsene, nei comuni, nelle regioni, in Parlamento e in Europa. Le motivazioni sono sempre ridicole, un copincolla delle balle dei giornali e che anche loro smentivano prima di uscire. Mancano di fantasia e di creatività. La cosa che li accomuna tutti è l'”effetto cadrega”, che poi è la vera ragione del tradimento». «L’unico modo per eliminare l'”effetto cadrega” – ha spiegato – è il vincolo di mandato. Chi tradisce gli elettori e non è più d’accordo con il programma per il quale è stato eletto, se ne torna a casa e lascia spazio al primo dei non eletti». Il post del fondatore, lanciato oggi, si chiude con un Ps annunciando l’avvio della procedura contro Battistini.

Tutta colpa della votazione sulle riparazioni navali o di un semplice post su Facebook? «Lo dissi già tempo fa – scriveva sui social il ribelle Battistini – non è un logo che fa una persona onesta. Non è un logo che garantisce la vita a degli ideali e dei principi di democrazia diretta, partecipazione, solidarietà, eguaglianza, tutela del territorio, tutela del lavoro, salvaguardia dell’ambiente e cura per gli ultimi. Quei valori o ce li hai stampati dentro o non li puoi indossare e Paolo (Putti ndr) è quei valori». Ora la valanga di Genova rischia di travolgere il Movimento 5 stelle in Liguria.

LA RISPOSTA DI FRANCESCO BATTISTINI A GRILLO

«Vedremo che cosa ha intenzione di fare il Movimento. Io ritengo di non avere violato nessun principio. Certo è che se parlare, se essere liberi, esprimere la propria idea e comunque cercare di migliorare quello che è un grande movimento politico, che però ha bisogno di aggiustare qualcosina per crescere e per aumentare la qualità interna del dibattito, ha come conseguenza quello di essere messo alla gogna, allora c’è un problema». Così il consigliere ligure del Movimento 5 Stelle, Francesco Battistini, commenta la decisione di Grillo di far attivare il collegio dei probiviri. «Se c’è un deferimento ai probiviri per questo – ha  aggiunto – mi sembra che sia lecito dire ‘Houston abbiamo un problema’. Il Movimento 5 Stelle è casa mia, lo è sempre stato, credo in questi principi e in questi valori, quindi assolutamente lo ritengo casa mia».

(In copertina foto Francesco Battistini, pagina ufficiale FB)

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