La bufala dei migranti «che non esistono» nei soccorsi a Rigopiano

«Solito sciacallaggio ‘umanitario’. Per ogni disastro, e purtroppo ultimamente ce ne sono stati troppi, ci sono i soliti media di distrazione di massa che si fanno megafono di loschi personaggi dell’accoglienza. E arrivano le solite notizie – false – di ‘profughi volontari’». Questa frase compare in un articolo su Voxnews ma in realtà, come spiega il blog di David Puente, i volontari richiedenti asilo esistono eccome. A confermarlo a Puente è stata la stessa coordinatrice delle attività svolte presso il centro operativo comunale di Penne per la Croce Rossa, Francesca Basile.

Buonasera sig. Puente, sono Francesca Basile, attualmente coordinatrice delle attività svolte presso il centro operativo comunale di Penne per la CRI. Siamo a Penne già da venerdì, e le posso assicurare che, durante questi pochi giorni il nostro team formato da volontari (tra i quali anche i 10 richiedenti e titolari di protezione umanitaria) e dipendenti ci siamo trovati dinanzi una situazione molto critica. Da un lato la tragedia dell’hotel Rigopiano, per la quale abbiamo messo i piedi una risposta concreta ai bisogni dei soccorritori, consegnando bevande calde e viveri almeno 3 volte al giorno, ma non dimentichiamo che l’emergenza neve e l’emergenza terremoto hanno colpito centinaia di famiglie in difficoltà, che stiamo cercando di censire e sostenere anche grazie ai nostri volontari migranti. Le attività durante un’emergenza, infatti, non si riducono semplicemente a chi sta sul luogo del cosiddetto “crash”, ma è parte di un sistema che deve fornire risposte di varia natura. Logistica, cucina, risposta ai bisogni della popolazione sia ordinari che extra-ordinari. I volontari migranti, così come i volontari italiani, si sono trovati coinvolti in una serie di attività sul posto che hanno incluso cucinare, spalare la neve per liberare situazioni abitative ancora inagibili, la consegna di pacchi-viveri e medicinali, stoccaggio di beni di prima necessità pronti ad essere distribuiti ai bisognosi.

LEGGI ANCHE: Davide De Carolis, il soccorritore-eroe di Rigopiano morto nello schianto dell’elicottero del 118

guarda la gallery: 

(foto gallery e copertina da Croce Rossa Italiana – Comitato di Penne)

MIGRANTI RIGOPIANO: CHI SONO I DIECI RICHIEDENTI ASILO E COSA FANNO

Dieci richiedenti asilo partecipano quindi ai soccorsi. E – secondo quanto dichiara Basile a Puente – sono molto utili. Spalano a Penne e dintorni e sopratutto hanno coperto i turni di alcuni volontari che, purtroppo, dovevano partecipare al funerale di un loro collega.

Oggi, per permettere ai volontari di Penne di partecipare ai funerali del loro amico e collega morto sotto la valanga del Rigopiano, abbiamo coperto noi la maggior parte dei servizi in programma. Personalmente, per me così come per i volontari (bianchi o neri che siano) che sono qui con me, il fatto che si metta in discussione l’operato di persone che lasciano affetti, casa, comodità e routine per mettersi a disposizione di ha bisogno è molto doloroso; noi ci mettiamo l’anima non certamente per averne un ritorno mediatico, ma semplicemente perché crediamo che dai piccoli gesti parta la differenza; e nemmeno quei ragazzi ci hanno chiesto di partecipare alla missione per farsi dire “bravi”: l’hanno fatto perché si sentivano di farlo, così come tanti italiani che hanno fatto lo stesso.

Attualmente il team della Croce Rossa Italiana a Penne è formato da tre volontari italiani e stranieri. Lavora in queste ore per consegnare viveri e the caldo al campo base dei soccorsi a Rigopiano.

Share this article