«L’Unità precipita». I giornalisti proclamano lo sciopero

La situazione all’Unità precipita. A renderlo noto è il cdr dell’Unità, spiegando che «in modo assolutamente unilaterale l’amministratore delegato, Guido Stefanelli (attraverso una delegata dell’azienda Pessina), oggi ha annunciato di voler dare il via a licenziamenti collettivi senza ammortizzatori sociali, anziché proseguire nella trattativa con il sindacato per la trasformazione di articolo 1 in articoli 2».

LEGGI ANCHE > Referendum Cgil: cosa prevedevano i tre quesiti 

L’UNITA’ IN SCIOPERO: I MOTIVI

«Licenziamenti ai quali – prosegue il cdr – il direttore Sergio Staino ha detto volersi opporre fermamente». Nella nota, pubblicata sul sito internet del giornale si afferma ancora: «Sia chiaro all’azienda che siamo pronti a difendere i nostri posti di lavoro e il nostro futuro in ogni ambito, compresi i tribunali della Repubblica a cui chiederemo di fare luce su questi diciotto mesi di gestione… Vogliamo ribadire che la responsabilità di questa situazione non è nostra e che, dunque, non possiamo essere noi a pagarla. I colpevoli hanno nomi e cognomi e ne risponderanno in tutte le sedi». «Ricordo ai Pessina (i soci di maggioranza della società Unità Srl, ndr) – aggiunge il condirettore e deputato del Pd Andrea Romano – che l’Unità non è un autobus dal quale si sale e si scende a seconda della convenienza. E’ stato preso un impegno e va rispettato. Il Pd (socio di minoranza al 20%, ndr) farà tutto quello che è in suo potere per cercare di risolvere la situazione».

Share this article