Henry Orenstein, il sopravvissuto all’Olocausto inventore dei Transformers e re del poker

31/12/2016 di Redazione

Henry Orenstein è un imprenditore di 93 anni noto per aver inventato una delle serie di giocattoli più famosa di sempre, i Transformers, e per aver reso celebre il poker in TV attraverso le poker cam, le piccole telecamere che riprendono le carte dei giocatori. La sua vita di imprenditore di successo è strabiliante, ed è resa ancora più incredibile dalla condizione di partenza di Orenstein, ebreo nato in Polonia e sopravvissuto per miracolo all’Olocausto.

L’INFANZIA DI HENRY ORENSTEIN

Newsweek ha recentemente dedicato un lungo ritratto a Henry Orenstein, un famoso giocatore di poker, inventore e imprenditore di 93 anni, che da più di sessant’anni vive negli Stati Uniti. Nato nel 1923 in Polonia, a Hrubieszów, cittadina ai confini con l’Ucraina, Orenstein ha passato un’infanzia felice. Uno dei cinque figli di Lejb, imprenditore di discreto successo, e Golda Orenstein, una casalinga, Henry, nato con il nome di Henryk è stato un bravo studente impaurito dall’antisemitismo che si respirava anche nella Polonia nel periodo precedente all’invasione nazista. I suoi fratelli, Fred, Sam, Felix e Hanka, vivevano un’esistenza piuttosto benestante – uno di loro era un medico, l’altro un avvocato – grazie al successo delle attività imprenditoriale del padre Lejb.

HENRY ORENSTEIN E LO STERMINIO NAZISTA

Prima che i nazisti invadessero il Paese in Polonia vivevano circa 3 milioni di ebrei. Poche centinaia di migliaia di loro sono sopravvissuti: si stima che una percentuale tra il 90 e il 97% degli ebrei polacchi sia stata uccisa dai nazisti. Gli Orenstein non sono riusciti purtroppo a sfuggire al destino, almeno alcuni di loro. I genitori, Lejb e Golda, sono stati ammazzati subito dopo esser stati finiti nelle mani naziste. Fred e Hanka sono stati uccisi poco prima della liberazione dei campi di concentramento. Nel 1939 i maschi della famiglia erano riusciti a scappare nell’area della Polonia garantita ai sovietici dalla spartizione decisa con il patto Molotov-Von Ribbentrop. L’invasione dell’Urss da parte della Germania aveva però riportato gli Orenstein in un’area a controlo nazista: dopo una fuga durata diverse settimane gli uomini si sono consegnati alla Gestapo, per esser destinati insieme a Hanka ai campi di concentramento.

HENRY ORENSTEIN E IL MIRACOLO DI ESSER SOPRAVVISUTO ALL’OLOCAUSTO

Henry Orenstein è riuscito a sopravvivere allo sterminio nazista passando in ben cinque campi di concentramento. Il giovane Henry, insieme ai fratelli, è entrato grazie a una bugia nel Chemiker Kommando, un gruppo di scienziati formato da prigionieri dei lager che doveva studiare nuove armi per far vincere la guerra alla Germania. In realtà il progetto era una sorta di trufa ideato dagli scienziati nazisti per evitare di esser mandati al fronte: Henry Orenstein ha raccontato come abbia passato più di un anno e mezzo a svolgere operazioni di matematica da scuole elementari, insieme ai suoi fratelli. Dopo la fine della guerra la vita del giovane ebreo, che aveva 22 anni nel 1945, si è diretta verso gli Stati Uniti. Orenstein rimarca il sollievo provato quando aveva notato che sui giornali statunitensi non ci fosse traccia di antisemitismo.

HENRY ORENSTEIN E L’INVENZIONE DEI TRANSFORMERS

Dopo diversi lavori molto umili, e una vita particolarmente disagiata, Henry Orenstein fonda Topper, una compagnia di giocattoli, che in poco tempo lo rende milionario. Il primo giocattolo che lo porta a guadagnare un milione di dollari è Betty The Beuatiful Bride, Elisabetta la bella sposa. Una bambola economica, da 9 dollari dell’epoca, che inizia una lunga serie di successi commerciali. Orenstein è un inventore che colleziona più di 100 brevetti, apertamente osteggiato dal colosso Mattel che teme i suoi giocattoli. Nel 1972 Topper è fallita, ma il sopravvisuto all’Olocausto rimane un consulente nell’industria dei giochi. Negli anni ottanta inventa i Transformers: l’idea gli viene grazie a una macchina che si trasformava in un aereo, creata dall’azienda giapponese Takara. Nel 1984 Henry Orenstein porta sul mercato, grazie alla società Hasbro, con cui collaborava, la macchina che si trasforma. Il giocattolo conosce un successo epocale, che lo rende uno dei brand più famosi del mondo, capace di diventare anche una nota serie cinematografica.

HENRY ORENSTEIN E LA RIVOLUZIONE DEL POKER

Come se non fosse abbastanza ricca di sorprese e fatti incredibili la sua vita, negli anni novanta Henry Orenstein rivoluziona anche il poker. Durante la sua vita nella Polonia occupata dai sovietici il giovane ebreo aveva imparato a giocare benissimo a scacchi, ma solo in tarda età, quando ha quasi settant’anni, impara a giocare a poker. All’epoca il gioco di carte non era così famoso come oggi: il suo successo è stato determinato dalla trasmissione in TV dei tornei di poker più importanti. L’inventore che ha permesso la commercializzazione del gioco di carte sul piccolo schermp è proprio Henry Orenstein, che ha creato la pokercam, la telecamera che consente di far vedere agli spettatori le carte in mano ai giocatori di poker.

LA VITA INCREDIBILE DI HENRY ORENSTEIN

Il successo delle pokercam hanno trasformato il gioco del poker, nel business miliardario partito negli anni novanta grazie alle trasmissioni TV ad esso dedicato. Orenstein è riuscito a convincere l’allora Ceo di NBC Sports a investire su questo gioco, per trovare un’alternativa economica a sport come basket o football economico diventati troppo costosi da trasmettere. Oltre ad aver ispirato diverse trasmissioni, Henry Orenstein è diventato uno dei migliori giocatori al mondo di poker, gioco che pratica ancora oggi coi suoi amici. A 93 anni vive sereno in un lussuoso appartamento di New York City insieme a sua moglie Susie, compagna di vita da diversi decenni, dopo una vita così incredibile che nessun scenaggiatore avrebbe potuto romanzare, ma che vale la pena raccontare.

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