Di Maio scarica Raggi: Marra è una sua scelta. Altri Marra proveranno a infiltrare il M5s

21/12/2016 di Redazione

Luigi Di Maio parla di Raffaele Marra e Virginia Raggi al Fatto Quotidiano. Dopo giorni di silenzio seguiti all’arresto del capo del personale del comune di Roma il vicepresidente della Camera spiega a Luca De Carolis del Fatto la sua posizione, rimarcando i dubbi espressi in passato sul dirigente comunale, e ammonendo il M5S che altri Marra proveranno a infiltrare la prima forza politica italiana.

LUIGI DI MAIO CONTRO VIRGINIA RAGGI SU RAFFAELE MARRA

La nomina di Raffaele Marra a vicecapo di gabinetto prima e poi capo del personale di Roma è una scelta di Virginia Raggi. Intervistato dal Fatto Quotidiano il responsabile Enti Locali del M5S, Luigi Di Maio, rimarca come in passato avesse espresso scetticismo su Marra.

Le varie questioni che lo (Marra, NdA) coinvolgevano ci spinsero a chiedere alla sindaca di metterlo da parte. E poi la sua permanenza stava creando divisioni all’interno del M5S. Spettava alla sindaca decidere. Onori e oneri a lei.

Il vicepresidente della Camera prosegue ammonendo sul rischio di altri casi Marra. «Siamo la prima forza politica del Paese. Proveranno a infiltrarci ancora». Di Maio spiega il silenzio di questi giorni, da alcuni criticato come una fuga, come una semplice attesa di decisioni che il M5S avrebbe dovuto assumere, riferendosi ai cambiamenti interni alla giunta.

LUIGI DI MAIO E ROBERTO FICO CANDIDATI PREMIER DEL M5S

Luigi Di Maio si assume responsabilità del caso romano in quanto coordinatore degli Enti Locali del Movimento 5 Stelle.

Ho sempre dato una mano per i casi scomodi… Sapevo che non sarebbe stato facile: se è un sindaco fa un errore poi la colpa è tua, mentre se lavori bene non fa notizia. Potevo sfilarmi da tutto questo, evitando ogni responsabilità, ma per il M5S bisogna metterci la faccia.

Di Maio derubrica a normalità l’elezione a capogruppo di Roberto Fico, giudicata da diversi osservatori come una vittoria dell’ala ortodossa del M5S, rimarcando di aver votato anche lui il parlamentare campano. Per il vicepresidente della Camera non esiste una sfida tra lui e Fico per il candidato presidente del Consiglio pentastellato.

Sbaglia chi parla di corsa a due. Saremo molti di più, e Fico ha fatto bene a dire di essere disponibile a qualsiasi ruolo nell’interesse del M5S…Non la vivo come una guerra, come un corpo a corpo. Non ho mai nascosto la mia disponibilità, ma il tema non è il chi, è il cosa: i temi, il programma

Share this article