Attentato Berlino, Dap segnalò comportamenti sospetti del tunisino ricercato

22/12/2016 di Redazione

19.10. Attentato Berlino, il Dap segnalò comportamenti sospetti di Anis Amri. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria aveva segnalato al Comitato analisi strategica antiterrorismo comportamenti sospetti, notati durante i periodi della sua detenzione nelle carceri siciliane tra il 2011 e il 2015, il tunisino ricercato per la strage di Berlino Anis Amri. Nell’informativa, redatta dal Dap, si segnalava un percorso con profili di ‘radicalizzazione’ seguito da Amri in carcere e episodi in cui manifestava forme di adesione ideale al terrorismo di matrice islamica.

Inoltre, come riferito dal sito del settimanale Focus basandosi su «un’informativa inviata alla Lka il 21 luglio 2016 da uno 007 tedesco infiltrato» la polizia criminale del Nordreno-Vestfalia (Lka) era a conoscenza dei piani di Amri di compiere attentati in Germania «almeno dalla scorsa estate». Il tunisino ricercato avrebbe parlato dei suoi piani «anche all’interno del circolo legato al predicatore Abu Walaa».

13.15 Attentato Berlino, cordoglio di Mattarella e Paolo Gentiloni. «La notizia della identificazione di Fabrizia Di Lorenzo tra le vittime della strage di Berlino conferma i peggiori timori dei giorni scorsi. Il dolore per la sua morte è grande. Ancora una volta una nostra giovane connazionale rimane, all’estero, vittima della insensata ed esecrabile violenza del terrorismo. Esprimo ai genitori e al fratello di Fabrizia la solidarietà e la vicinanza di tutto il nostro Paese». Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Qui il tweet del premier Paolo Gentiloni.

 

 

13.00 Attentato Berlino, Fabrizia Di Lorenzo è morta. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, ha confermato che tra le vittime dell’attacco di Berlino c’è l’italiana Fabrizia di Lorenzo, la 31enne che risultava dispersa. «La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai, c’è la certezza che, fra le vittime, c’è l’italiana Fabrizia Di Lorenzo. Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l’immenso dolore», ha fatto sapere il ministro in una nota.

11.10 Attentato Berlino, Anis «radicalizzato nel carcere italiano». Il tunisino ricercato per la strage di Berlino «si era forse radicalizzato nel carcere italiano dopo che aveva lasciato la Tunisia». Lo ha detto alla Bild Abdelkader Amri, uno dei suoi fratelli rintracciato in Tunisia. «Se sarà provato che era coinvolto, non farà più parte della nostra famiglia», ha aggiunto. Anche l’Ap è riuscita a mettersi in contatto con un fratello di Anis Amri che gli ha lanciato un appello: «Lo invito a consegnarsi alla polizia».

11.06 Attentato Berlino, Anis nel mirino dei servizi USA. Anis Amri, il tunisino supericercato per l’attacco al mercatino di Natale a Berlino, «era nei radar delle agenzie di intelligence statunitensi». Lo scrive il New York Times citando funzionari americani. «Aveva fatto ricerche online su come fabbricare una bomba e ha comunicato con l’Isis almeno una volta», affermano le fonti. Amri «era nella no-fly list statunitense».

10.48Attentato Berlino, quattro fermi a Dortumund. Quattro persone sono state fermate in relazione all’attentato di Berlino in un blitz delle forze speciali tedesche alle 5 del mattino in un condominio a Dortmund. Lo riferisce la Bild. Il quotidiano ha pubblicato una foto che mostra una persona con il volto coperto da un asciugamano tra due poliziotti. In precedenza lo stesso quotidiano, citando la procura federale, aveva riferito di quattro fermi legati a Anis Amri, il tunisino ricercato per la strage.

09.40. Attentato Berlino, blitz e arresti in un centro profughi a Emmerich. Nelle prime ore del mattino la polizia ha perquisito il centro profughi a Emmerich sul Reno, in Nordreno-Vestfalia, al confine con l’Olanda. Sarebbero entrati in azione circa 100 agenti, tra cui alcuni delle unità speciali. Già ieri pomeriggio gli agenti avevano preso posizione attorno al centro, nel quale il ricercato tunisino Anis Amri aveva il suo domicilio almeno per diverso tempo.

Stando a quanto riportato dal Sun nel corso del raid la polizia ha arrestato quattro persone.

Giovedì 22 dicembre. 08.00. Attentato Berlino, irruzione a vuoto in due appartamenti. Continua la caccia al tunisino di 24 anni Anis Amri, ricercato per l’attentato ai mercatini di Natale di lunedì che ha causato 12 morti e e circa 50 feriti. Secondo quanto riferito nella serata di ieri sito del quotidiano Die Welt citando «ambienti degli investigatori» una speciale unità della polizia (Sek) di Berlino in serata ha fatto irruzione contemporaneamente in due appartamenti nella capitale, di cui uno nel quartiere di Kreuzberg. Nelle operazioni è stato preso ‘un uomo’, ma non si tratta del ricercato tunisino. L’uomo sembra essersi dileguato.

Attentato Berlino, ricercato tunisino Anis Amri nel 2016 sotto sorveglianza per 6 mesi. Come riferito dagli inquirenti e riportato dalla Dpa, Anis Amri era stato sorvegliato quest’anno dalle autoritaà di sicurezza berlinesi per diversi mesi, da marzo a settembre. Le indagini su di lui sarebbero partite «su incarico della procura generale» e si basavano sul «sospetto dei servizi federali» che Amri stesse preparando «un furto per finanziare l’acquisto di armi automatiche» da usare in «un attentato». Gli inquirenti scoprirono solo un suo coinvolgimento «in piccolo traffico di droga» in un parco della capitale, senza però rintracciare elementi che potessero «sostanziare l’allarme» dei servizi. Per questo a settembre la sorveglianza venne sospesa.

Attentato Berlino, per il ricercato tunisino Anis Amri 4 anni di carcere in Italia. Fonti ivnestigative hanno raccontato che Anis Amri è stato 4 anni in carcere in Italia, dal 2011 al 2015, e dopo aver scontato la pena ha ricevuto un provvedimento di espulsione dal nostro paese. Un provvedimento che, però, non è andato a buon fine perché le autorità tunisine non hanno effettuato la procedura di riconoscimento nei tempi previsti dalla legge. Successivamente Amri ha lasciato l’Italia per la Germania. Il giovane sarebbe arrivato in Italia precisamente a febbraio del 2011 insieme a migliaia di tunisini che in quei mesi lasciarono il paese, dopo lo scoppio della primavera araba. Quando venne identificato Amri dichiarò di essere minorenne e dunque fu trasferito in un centro di accoglienza per minori in Sicilia. Dopo qualche mese di permanenza nel centro il tunisino ha compiuto atti di danneggiamento e diversi reati. Diventato nel frattempo maggiorenne, è stato dunque arrestato, processato e condannato a 4 anni. Dal carcere è poi uscito nella primavera del 2015, ma non è tornato libero. Nei suoi confronti è infatti scattato un provvedimento di espulsione. Amri è stato così portato in un Centro di identificazione ed espulsione in attesa del riconoscimento da parte delle autorità tunisine, obbligatorio per poter procedere al rimpatrio. Il riconoscimento, però, non è mai arrivato e, trascorsi i termini di legge, al tunisino è stato notificato un provvedimento di allontanamento dall’Italia. Secondo le fonti investigative, l’uomo avrebbe effettivamente lasciato il paese per andare in Germania.

Secondo fonti ivnestigative qualificate l’Italia inserì tutte le informazioni su Anis Amri (oggi ricercato per l’attentato di Berlino) nella banca dati Sis, il Sistema di informazione Schengen. Nel sistema europeo sarebbero state condivise sia la notizia della condanna sia il provvedimento di espulsione sia le note relative ai comportamenti tenuti in carcere.

 

attentato berlino
Il ricercatot unisino per l’attentato a Berlino Anis Amri

 

Mercoledì 21 dicembre. 17.30. Attentato Berlino, tunisino ricercato già sospettato di preparare atto violento. Il tunisino Anis A., sospettato di essere l’autore dell’attentato di lunedì a Berlino, era stato indagato dalle autorità del Nordreno-Vestfalia per il sospetto di preparare un grave reato contro lo Stato. Lo ha affermato il ministro dell’Interno del Land Ralf Jaeger, in una conferenza a Duesseldorf.

17.20. Attentato Berlino, il ricercato tunisino a luglio due giorni in carcere in Germania. Secondo quanto riporta lo Spiegel online, Anis A., il tunisino ricercato in queste ore per l’attentato ai mercatini di Natale di Berlino «era stato rinchiuso per due giorni nel carcere di Ravensburg» dopo che «il 30 luglio era stato fermato a Friedrichshafen per un controllo». «Due giorni dopo era stato però rilasciato».

16.15. Attentato Berlino, solo oggi documenti dalla Tunisia per l’espulsione del ricercato. Come riferito dal ministro dell’Interno del Nordreno-Vestfalia Ralf Jaeger in una conferenza stampa, sono arrivati solo oggi dalla Tunisia i documenti attesi e necessari per l’espulsione di Anis A., il tunisino ricercato da questa notte e ritenuto l’autore dell’attentato di Berlino. Allo straniero era stato negato in Germania ad aprile 2016 il diritto d’asilo. Il ministro ha anche sottolineato che comunque la partecipazione del tunisino all’attentato è ancora incerta.

15.40. Attentato Berlino, il ministro dell’Interno tedesco: «No a speculazioni». Il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maizie’re parlando a Berlino di Anis A. (il ricercato per l’attentato di lunedì) ha detto di non volersi addentrare nelle speculazioni che si stanno susseguendo sui media riguardo allo status del tunisino. «Per noi è importante trovare il sospettato», ha dichiarato. «Conta il risultato e non la velocità delle speculazioni».

15.25. Attentato Berlino, per il tunisino ricercato mandato di cattura internazionale. «C’è un nuovo sospettato che viene ricercato. È un sospettato e non necessariamente il colpevole». Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Thomas de Maizie’re a Berlino riferendosi al tunisino Anis A.. Nei suoi confronti «è stato emesso alla mezzanotte un mandato di cattura per la Germania e per tutta l’area Schengen, quindi anche per l’Europa», ha aggiunto il ministro.

14.35. Attentato Berlino, tunisino ricercato già noto come potenziale terrorista. Fonti della sicurezza alla Dpa hanno confermato che il ragazzo tunisino ricercato, ritenuto l’autore dell’attentato di lunedì ai mercatini di Natale, era noto alle autorità tedesche come un potenziale terrorista. La richiesta di asilo presentata dal giovane in Germania è stata respinta lo scorso aprile. Stando a quanto emerso finora il presunto killer sarebbe stato classificato dalla polizia come «pericoloso» e avrebbe avuto «contatti con la rete del salafita dell’iracheno Abu Walaa».

14.10. Attentato Berlino, madre dell’italiana dispersa: «Sento che ci ha lasciati». «È un dolore troppo grande… sento che mi ha abbandonata… Era così contenta, felice di essere lì… è triste che una persona esca dal lavoro e non rientri più». Sono le parole di Giovanna (mamma di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne italiana dispersa dopo dopo l’attentato a Berlino), interrotte dal pianto, durante una comunicazione telefonica con il vescovo di Sulmona Angelo Spina, che ha assicurato la vicinanza nella preghiera dell’intera Diocesi. A rivelare la conversazione è stato lo stesso presule.

14.00. Attentato Berlino, tunisino ricercato arrivato in Italia nel 2012. Stando a quanto riportato sul sito del quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung il ragazzo tunisino ricercato per l’attentato di due giorni fa ai mercatini di Natale a Berlino, Anis A. (Amir secondo alcune fonti), «era arrivato in Italia nel 2012». Nel luglio 2015 il presunto killer avrebbe poi raggiunto la Germania. Dall’aprile 2016 risulta «tollerato».

13.45. Attentato Berlino, solidarietà delle Poste alla famiglia della ragazza italiana dispersa. L’ufficio stampa di Poste Italiane è stata epressa «profonda vicinanza e solidarietà al collega Gaetano Di Lorenzo e ai suoi familiari sperando che questa tormentata vicenda possa risolversi nel modi migliore». Così Mauro Lattanzi, responsabile dell’Ufficio stampa di Poste Italiane, sulla scomparsa della 31enne Fabrizia Di Lorenzo. Il papà Gaetano è un dipendente della società. «Siamo tutti molto provati da quello che è successo – ha dichiarato il direttore del settore recapiti Alessandro Sabatini dell’ufficio postale di Sulmona, dove lavora il papà della ragazza dispersa -, la nostra e’ come una famiglia e oltre al lato professionale c’è il rispetto e c’è la stima che unisce ognuno di noi. Una tegola che ci è caduta addosso e ci ha travolti. Ci attacchiamo all’ultimo barlume di speranza perché Fabrizia possa alla fine tornare con noi». I familiari di Fabrizia ieri sono volati in Germania per sottoporsi al test del dna.

12.45. Attentato Berlino, sul tir documento di sospensione del tunisino ricercato. Come riportato da diversi media nella cabina del tir dell’attentato a Berlino è stato trovato un documento che certifica lo stato di «tollerato» di Anis A. (il tunisino ricercato per la strage) con i suoi dati personali. Si tratta di una sospensione temporanea dell’espulsione che prevede alcune misure restrittive, come una limitazione dei movimenti all’interno del paese e impossibilità di trovare lavoro.

12.40. Attentato Berlino, per il tunisino ricercato asilo in Germania ad aprile 2016. Come riferisce il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, Anis A., il tunisino ricercato per la strage di due giornif a ai mercatini di Natale, aveva ottenuto asilo in Germania nell’aprile 2016. Il giovane sarebbe stato classificato come «pericoloso» dalla polizia e avrebbe avuto «contatti con la rete del salafita dell’iracheno Abu Walaa» (il capo di una cellula di reclutatori per l’Isis, arrestato lo scorso 8 novembre).

12.20. Attentato Berlino, informazioni e foto diversificate sul tunisino ricercato. Le informazioni e le foto diffuse in questi minuti dai media tedeschi sul presunto killer, il giovane tunisino ricercato a livello nazionale, sono molto diversificate. Sono diversificate soprattutto le numerose identità associate al ragazzo. Secondo l’Agi sarebbero addirittura quattro. La Berliner Zeitung ne aggiunge poi altre due: Mohammed H., nato nell’ottobre del 1992 e ancora un’altra, secondo la quale il ricercato sarebbe nato ad Alessandria, in Egitto, nel 1995.

12.10. Attentato Berlino, dimessi e rientrati a casa tre italiani lievemente feriti. Come riferisce l’Ansa citando fonti diplomatiche tre cittadini italiani rimasti lievemente feriti nell’attacco di due giorni fa sono stati dimessi dagli ospedali dove erano stati ricoverati e sono già rientrati in Italia. Uno dei tre feriti sarebbe un uomo di Palermo.

11.50. Attentato Berlino, caccia al killer: forse blitz in Nordreno-Vestfalia. Stando a quanto riferisce l’emittente tedesca N24 è «possibile un’azione della polizia» in Nordreno-Vestfalia, nell’ ovest della Germania, «per catturare la persona ricercata, il tunisino di 21 (o 24) anni Anis A.». «Il giovane avrebbe vissuto in un centro accoglienza profughi di Kleve», una cittadina di 50mila abitanti del Nordreno-Vestfalia al confine con l’Olanda e distante oltre 600 chilometri da Berlino.

11.35. Attentato Berlino, caccia al killer: tunisino ricercato avrebbe 21-24 anni. L’uomo ricercato dalla polizia in queste ore, ritenuto responsabile della strage ai mercatini di Natale di due giorni fa, ha un’età compresa tra i 21 e i 23 anni ed è conosciuto con tre diversi nominativi, secondo quanto scrivono i quotidiani Allgemeine Zeitung e Bild. Sul tir dell’attentato sarebbero stati trovati suoi documenti dell’Ufficio richiedenti asilo. Secondo Der Spiegel online la polizia sta cercando un tunisino di 24 anni, Anis A. Il sito precisa come «sotto il sedile del guidatore» del tir “gli inquirenti hanno trovato un documento di espulsione» emesso per «un un cittadino tunisino di nome Anis A., nato nel 1992 nella città di Tataouine». Il sospetto comunque «sarebbe noto anche con due altri nomi».

11.25. Attentato Berlino, caccia al killer: polizia cerca un tunisino di 21 anni. La polizia sarebbe a caccia di un tunisino di 21 anni «in relazione all’attentato» di Berlino. A scriverlo su Twitter è Holger Schmidt, esperto di terrorismo del primo canale pubblico Ard, citando fonti di polizia. La notizia è stata ripresa poi anche dallo Spiegel e dalla Bild.

11.15. Attentato Berlino, caccia al killer: polizia cerca un tunisino. Stanto a quanto riferiscono i media tedeschi la polizia sarebbe a caccia di un tunisino i cui documenti sono stati trovati a bordo del tir.

11.10. Attentato Berlino, due fermi sbagliati. Come scrive il sito dell’emittente pubblica per le regioni Berlino e Brandeburgo, Rbb, nelle prime ore di oggi stato un altro fermo nelle indagini sulla strage ma anche stavolta l’uomo fermato non è risultato essere l’autore dell’attacco con il tir al mercatino di Natale. Già ieri era stato rilasciato un profugo pachistano di 23 anni su cui non si erano concretizzati sospetti della prima ora.

11.05. Attentato Berlino, caccia al killer in tutti gli ospedali del Brandeburgo. Gli inquirenti sono convinti che l’attentatore di Berlino sia rimasto ferito. Nella cabina del tir che è stato lanciato sulla folla ai mercatini di Natale sono state prelevate tracce di Dna. La polizia nelle ultime ore ha cercato in tutti gli ospedali di Berlino e del Brandeburgo, la regione che circonda la capitale tedesca.

Mercoledì 21 dicembre. 11.00. Attentato Berlino, lotta tra autista e attentatore a bordo del tir. Come riferito dal tablid tedesco Bild citando fonti investigative l’autista del tir ha «lottato fino all’ultimo con l’attentatore e sarebbe stato «ancora in vita, nella cabina, al momento in cui il mezzo ha investito la folla». Sul corpo del 37enne polacco sono state inoltre trovate delle «ferite da taglio».

11.00. Attentato Berlino, polizia cerca attentatore tra feriti. Come riferito dal sito dell’emittente pubblica regionale ‘Rbb’ la polizia sta cercando l’attentatore di Berlino fra i feriti in tutti gli ospedali della capitale tedesca.

 

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Martedì 20 dicembre. 19.10. Attentato Berlino, rilasciato il presunto killer pakistano. Il richiedente asilo pakistano di 23 anni fermato ieri con l’accusa di essere l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino, dove sono morte ieri sera 12 persone, è stato rilasciato. Lo ha reso noto la procura tedesca.

18.50. Attentato Berlino, la polizia tedesca lancia hashtag. Con l’hashtag #BeStrongBerlin («Berlino sii forte») la polizia della capitale tedesca sta facendo sentire la sua vicinanza alla città colpita al cuore dall’attentato di ieri sera. Sotto l’hashtag compare poi la foto della Porta di Brandeburgo illuminata con i colori della bandiera di Berlino: bianco e rosso con un orso nero al centro.

18.35. Attentato Berlino, Mattarella: «Solidarietà a Paesi vittima del terrorismo». Sull’attentato di Berlino è intervenuto nel pomeriggio anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la cerimonia di auguri con le più alte cariche dello Stato. «Di fronte agli ennesimi attentati del terrorismo di matrice islamista che, dalla Giordania ad Ankara a Berlino, insanguinano la pacifica vita quotidiana, nei luoghi e nei momenti più disparati: un sito turistico, una mostra, un mercatino. Ai Paesi amici colpiti esprimo la nostra piena solidarietà». «Provo un sentimento di tristezza e angoscia per gli attentati: cordoglio per le vittime e grande attenzione per la nostra connazionale dispersa a Berlino».

18.30. Attentato Berlino, tra i feriti anche un italiano. Stando a quanto riferito dall’Ansa c’è anche un cittadino italiano tra i feriti nell’attentato di Berlino. L’uomo non sarebbe in gravi condizioni e verrà sentito dagli inquirenti. Secondo altre fonti, ci potrebbe essere anche un altro italiano coinvolto nell’attacco al mercatino di Natale.

16.58Attentato Berlino, feriti in modo lieve altri due italiani Ci sarebbero due italiani feriti nell’attacco terroristico al mercato di Natale di Berlino, oltre alla ragazza dispersa dalla serata di ieri. Entrambi i nostri connazionali, secondo quanto apprende l’Agi, sarebbero rimasti feriti in modo lieve. Uno dei due sarebbe già stato dimesso dall’ospedale. Da ieri sera invece non si hanno più notizie di Fabrizia di Lorenzo, 31enne di Sulmona. Fabrizia vive dal 2013 nella capitale tedesca dove lavora per un’azienda di trasporti.

16.35. Attentato Berlino, segni di violenza sul camionista polacco ucciso. Il camionista polacco ritrovato morto all’interno dell’abitacolo del camion con il quale ieri sera è stata compiuta la strage al mercatino di Natale di Berlino presentava sul corpo segni di violenze, tumefazioni e anche una ferita da taglio. Ad affermarlo è stato Ariel Zurawski, titolare della ditta proprietaria del veicolo, che ha dovuto riconoscere il corpo tramite una fotografia. La vittima aveva 37 anni. Lascia moglie e un figlio di 17 anni.

16.25. Attentato Berlino, un minuto di silenzio al Senato. In apertura dei lavori l’Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime della strage in Germania.

16.15. Attentato Berlino, test dna per parenti della ragazza italiana dispersa. La madre e il fratello della ragazza di 31 anni di Sulmona dispersa dopo l’attentato a Berlino, Fabrizia Di Lorenzo, sono partiti per la Germania per essere sottoposti al test del dna. Solo dopo la comparazione del profilo genetico le sue condizioni potranno essere ufficializzate. Anche il padre che lavora alle poste italiane è in partenza per Berlino. Lo ha rivelato ad alcuni colleghi. Partità da Roma alle 18.

15.50. Attentato Berlino, test dna per verificare responsabilità del pakistano fermato. Non è chiaro se il cittadino pakistano fermato per l’attentato di ieri a Berlino sia davvero il killer responsabile della strage. Le autorità tedesche stanno cercando di verificare se effettivamente l’uomo sia coinvolto nella strage attraverso il test del dna. Gli accertamenti tecnici, a quanto appreso, vengono eseguiti sul camion utilizzato per l’attentato. Gli esperti sono alla ricerca di eventuali biologiche tracce riconducibili all’extracomunitario.

15.30. Attentato Berlino, aperta inchiesta a Roma. Dopo l’attentato di ieri a Berlino in Italia la magistratura ha aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato formulata è attentato con finalità di terrorismo. A formuralra il pm Francesco Scavo. Oltre al caso della ragazza 30enne di Sulmona che risulta ufficialmente dispersa, altri nostri connazionali potrebbero essere rimasti coinvolti nell’attentato di Charlottenburg. Il magistrato ha già ricevuto una informativa dal Ros su quanto accaduto.

15.25. Attentato Berlino, Alfano: «In Italia non esiste rischio zero, allerta alta». la conferma che anche nel nostro Paese l’allarme terrorismo esiste ed è concreto arriva dal ministro degli Esteri Angelino Alfano. In Italia «non esiste rischio zero» e l’allerta terrorismo «resta sempre altissima», ha detto il titolare del Viminale nel corso di un incontro a Parigi con l’omologo francese Jean-Marc Ayrault. Per Alfano «gli ultimi fatti di Berlino lo dimostrano». Le misure di sicurezza italiane «sono attentamente valutate dal Viminale» ora diretto da Marco Minniti. «Fin qui – ha continuato – i nostri sistemi antiterrorismo hanno dato una straordinaria» prova di efficienza. Ma «i fatti di Berlino non contribuiscono a certo a farci allentare le antenne».

15.20. Attentato Berlino, ipotesi vittima italiana non esclusa. Potrebbe esserci anche una italiana tra le 12 vittime dell’attentato di ieri sera ai mercatini di Natale a Berlino. Alla domanda se potesse confermare la notizia di un’italiana dispersa, il ministro degli Esteri Angelino Alfano (nel corso di un incontro a Parigi con l’omologo francese) ha risposto: «Ci sono accertamenti ancora in corso a Berlino. Abbiamo indicazioni che ci portano a non escludere in questo momento l’ipotesi che ci possa essere una vittima italiana». Ma «attendiamo» le informazioni della magistratura tedesca sull’identità delle vittime.

15.15. Attentato Berlino, confermato «sfondo terroristico». Il procuratore generale tedesco Peter Frank ha detto in una conferenza stampa che la strage di ieri potrebbe avere uno «sfondo terroristico» a causa del suo «obiettivo» e del «modus operandi» simile a quello di Nizza anche se «non è una solida supposizione».

15.10. Attentato Berlino, Merkel sul luogo della strage. Angela Merkel è arrivata sulla Breitscheidplatz, luogo della strage, e ha deposto dei fiori. La cancelliera tedesca è accompagnata, tra gli altri, dai ministri di Interno e Estero, Thomas de Maizie’re e Frank-Walter Steinmeier, e dal sindaco di Berlino Michael Mueller.

14.45.Attentato Berlino, dispersa ragazza di Sulmona. Sarebbe uan ragazza sulmonese l’italiana dispersa nell’attentato a Berlino. Potrebbe trattarsi di Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni, che vive e lavora nella capitale tedesca già da diversi anni. Il suo cellulare è stato trovato sul luogo dell’attentato. Solo oggi, quando la giovane non si è recata al lavoro, è scattato l’allarme. Il padre della ragazza è impiegato alle poste di Sulmona e questa notte la famiglia sarebbe stata contattata dalla Farnesina. La madre e il fratello sarebbero poi partiti immediatamente per Berlino.

14.15. Attentato Berlino, Grande moschea Roma: «Celebrare festività anche per le vittime». In un comunicato diffuso dal Centro islamico culturale d’Italia, noto come la grande moschea di Roma, a firma del segretario generale, Abdellah Redouane, si condanna la strage di Berlino:

“Per scongiurare gli scenari di morte che hanno gravemente turbato la consueta atmosfera gioiosa delle feste, invitiamo tutti a non rinunciare alla celebrazione delle festività anche come momento di commemorazione delle vittime degli atti di terrorismo cieco e abietto, con l’auspicio che il bene e la ragione prevalgano. Oggi Berlino, ieri Nizza, colpite nello stesso modo efferato provocando una strage, in cui le vittime sono persone inermi e innocenti che si trovano casualmente in quel luogo in occasione di una festa. Il terrorismo non ha solo cattivi maestri ma anche modi barbari, feroci e crudeli. Come ieri per Nizza, oggi per Berlino, il Centro islamico culturale d’Italia esprime la sua ferma e assoluta condanna di tali atti nonché i sensi di vicinanza e cordoglio a coloro che sono stati così gravemente colpiti”

14.10.Attentato Berlino, uomo fermato potrebbe non essere il killer. Il capo della polizia berlinese Klaus Kandt ha espresso dubbi sul fatto che l’uomo arrestato per la strage con il camion al mercatino di Natale a Berlino sia veramente il responsabile dell’attacco. Nel corse della mattina, il ministro degli Esteri Thomas de Maiziere ha detto che il principale sospettato è un cittadino pachistano arrivato il 31 dicembre del 2015 in attesa di veder approvare la sua domanda di asilo. “Le indagini sono in corso, è necessario analizzare le tracce di Dna. Al momento non sono sicuro che l’arrestato sia il responsabile”, ha detto Kandt.

14.07. Attentato Berlino, camion partito dall’Italia. Il camion che ha fatto strage al mercatino di Natale a Berlino era partito dall’Italia il 16 dicembre ma non c’è alcun collegamento tra l’attentato e il nostro paese. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate della sicurezza, il Tir ha passato la frontiera del Brennero attorno alle 18 di venerdì scorso, dopo aver caricato dei laminati in uno stabilimento della Brianza, in Lombardia.

13.50. Attentato Berlino, sui social allarme per ragazza italiana dispersa. Una giovane cittadina italiana risulterebbe dispersa dopo l’attentato di ieri a Berlino in cui hanno perso la vita 12 persone. L’allarme è stato lanciato sui social network. In diversi messaggi si parla del ritrovamento del cellulare della donna sul luogo della strage, dove un camion è stato lanciato sulla folla. Al momento con è comunque arrivata alcuna conferma dall’ambasciata italiana.

 

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13.10. Attentato Berlino, in Italia mercatini di Natale a lutto. Dopo l’attentato di ieri a Berlino in Italia alcuni mercatini di Natale hanno deciso di limitare la loro attività per lutto. È quanto accade ad esempio a Salerno (dove è stato deciso di abbassare pe rsaracinesche per 15 minuti) e ad Avellino (dove sono stati esposti nastrini e coccarde nere).

 

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12.25. Attentato Berlino, il killer «nega tutto». Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Dpa citando «ambienti della sicurezza» il sospetto terrorista arrestato «nega il crimine». Il 23enne pakistano Naved B. (già noto alla polizia tedesca per piccoli precedenti penali, residente nel centro accoglienza allestito nel vecchio aeroporto di Tempelhof) «finora contesta tutto».

12.20. Attentato Berlino, oramai quasi certo attacco terroristico. È ormai quasi certo che l’attentato a Berlino di ieri ai mercatini di Natale sia un attacco terroristico. Una conferma arriva dalle ultime dichiarazoni pubbliche di Angela Merkel. Nel riferirsi all’«atto sventurato» la cancelliera tedesca ha assicurato che «verrà chiarito in ogni dettaglio e sarà punito in maniera dura come richiedono le nostre leggi». «Ancora non sappiamo molto su questo atto con la necessaria certezza ma, al momento attuale, dobbiamo dare per scontato un attentato terroristico».

11.55. Attentato Berlino, Meloni e Salvini all’attacco. L’attentato al mercatino di Natale di Berlino con un camion lanciato sulla folla, dinamica simile all’attacco di Nizza, ha ovviamente innescato anche numerose reazioni degli esponenti politici. «L’integralismo islamico – ha scritto su Facebook Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia – colpisce a Berlino. Un rifugiato pakistano ha volontariamente travolto con un camion la folla. Dodici persone morte mentre passeggiavano nel mercatino natalizio, molti i feriti. Nuove vittime innocenti che si aggiungono alle altre centinaia massacrate in altre città europee mentre assistevano a un concerto, mangiavano al ristorante o guardavano i fuochi d’artificio. Ma niente paura, ci pensavo i nostri governanti, ci dicono che la strada non è contestare l’accoglienza incontrollata e l’islamizzazione dell’Europa. E allora prendiamoci per mano e cantiamo tutti insieme ‘Imagine’ di John Lennon. Il male, come d’incanto, scomparirà». «Una tripletta di pace e amore in nome dell’Islam», sono state invece le parole di Matteo Salvini a Radio Padania. «Sicuramente sono bestie questi che schiacciano esseri umani ma io – ha detto il segretario della Lega Nord – me la prendo con i governi europei complici, che dicono ‘non parliamo di terrorismo islamico ma di persone con problemi psichici, che non si sentono integrate’ quando i dati dicono che un terzo degli immigrati sono radicalizzati e tendono al fondamentalismo».

11.35. Attentato Berlino, a Londra rivisti i piani per la sicurezza nelle festività. Dopo l’attentato di ieri ai mercatini di Natale di Berlino e l’uccisione in Turchia, ad Ankara, dell’ambasciatore russo, Scotland Yard ha annunciato di voler rivedere i suoi piani di sicurezza per Londra nel periodo delle festività. La polizia della capitale britannica si sta preparando anche contro la minaccia di un eventuale camion lanciato ad alta velocità contro la folla. In un comunicato la Met Police ha sottolineato di aver già pronti dei «piani dettagliati» per la sicurezza nelle festività ma questi devono essere ricontrollati «di routine» dopo che si verificano gravi attacchi all’estero. Il livello di allerta anti-terrorismo nel Regno Unito resta «severo», con un attentato terroristico «altamente probabile».

 

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11.30. Attentato Berlino, Merkel: «Desumiamo si tratti di attacco terroristico». «Questo è un giorno molto duro», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel in una dichiarazone trasmessa in tv. «Dobbiamo desumere che si tratti di un attentato terroristico». E ancora: «So che per noi tutti sarebbe particolarmente difficile da tollerare se si confermasse che a compiere questo atto è stata una persona che ha chiesto protezione e asilo in Germania».

11.10. Attentato Berlino, Merkel: «Attentatore aveva chiesto asilo in Germania». «Sappiamo che la persona» che ha compiuto l’attentato a Berlino «aveva chiesto asilo in Germania», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Che poi ha aggiunto: «Continueremo a sostenere alle persone che chiedono di integrarsi nel nostro paese».

11.05. Attentato Berlino, nome ed età dell’attentatore. Il presunto attentatore del mercatino di Natale a Berlino viene indicato da fonti della sicurezza come Naved B., 23 anni, pakistano. L’uomo si sarebbe servito di due altri nomi. Non era noto alle autorità tedesche per legami con il terrorismo islamico, ma ha dei piccoli precedenti penali. Era residente nel centro accoglienza allestito nel vecchio aeroporto di Tempelhof, dove questa mattina le forze di sicurezza hanno fatto irruzione. Naved B. era precisamente nato l’1 gennaio 1993 a Turbat, in Pakistan, ed era arrivato in Germania l’11 febbraio di quest’anno attraverso il confine con l’Austria di Passau.

11.00. Attentato Berlino, in Germania continueranno i mercatini di Natale. I ministri dell’Interno di Stato federale e delle 16 regioni tedesche si sono pronunciati contro una chiusura dei mercatini di Natale in Germania simili a quelli colpiti ieri a Berlino. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno federale dopo una riunione in teleconferenza.

 

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10.55. Attentato Berlino, ancora incerta matrice terroristica. Non è ancora chiaro se l’attentato di ieri sera a Berlino con un camion lanciato sulla folla ai mercatini di Natale, sia stato un attacco terroristico. «Non c’è ancora evidenza che si sia trattato di un attentato», ha dichiarato un portavoce della polizia, mentre dagli Stati Uniti giunge notizia di una rivendicazione da parte dello Stato Islamico. «Al momento non voglio usare la parola attentato anche se molti indizi lo indicano», ha detto il ministro dell’Interno Thomas de Maizie’re. «Lasciamo il tempo agli investigatori di completare il loro lavoro», ha aggiunto il ministro «non avremo pace finché non avremo chiarito tutto».

10.50. Attentato Berlino, polacco a bordo del tir ucciso da spari. Il polacco che si trovava sul tir a Berlino come passeggero è morto perché colpito da colpi di arma da fuoco. A rferirlo è il sito dell’emittente N-Tv citando il ministro dell’Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeterun che partecipava a una teleconferenza di ministri dell’Interno regionali tedeschi.

 

Dodici morti e 48 feriti, tra i quali alcuni in gravissime condizioni. È questo il tragico bilancio dell’attentato di ieri a Berlino, provocato da un camion lanciato contro la folla che si aggirava tra le bancarelle del mercatino di Natale di fronte alla Chiesa della memoria. La polizia ha arrestato il responsabile della strage: il conducente del mezzo pesante sarebbe un rifugiato pakistano arrivato da circa un anno in Germania.

ATTENTATO BERLINO, COSA SAPPIAMO FINORA SULLA STRAGE DEL MERCATINO DI NATALE

Lunedì 19 dicembre alle ore 20 un camion si è lanciato sulle bancarelle del mercatino di Natale di Breitscheid Platz, nel cuore del centro di Berlino Ovest. Come tradizione, c’erano moltissime persone sulla piazza di fronte alla Chiesa della memoria, uno dei monumenti più famosi della capitale tedesca, che si trova nei pressi della stazione Zoo e di Ku’damm, la più importante via dello shopping di Berlino. Il camion ha ucciso 11 persone, dopo aver percorso un tratto tra i 50 e 80 metri sulla piazza. La polizia tedesca parla di un probabile attentato: oltre ai morti investiti dal tir, è deceduto anche l’altra persona, un polacco che si trovava a bordo del tir, vicino al conducente.

 

ATTENTATO BERLINO, CHI È IL KILLER DELLA STRAGE DEL MERCATINO DI NATALE

L’autore della strage è il conducente del camion. Dopo aver investito decine di persone l’uomo è scappato, ma è stato fermato dalla polizia presso la vicina Statua della Vittoria. Il killer sarebbe un rifugiato, probabilmente nato in Pakistan, conosciuto dalle autorità locali per aver compiuto diversi reati in passato, e per aver fornito differenti generalità dopo esser stato fermato. L’uomo avrebbe vissuto diversi mesi in un centro per richiedenti asilo collocato in un hangar dell’ex aeroporto di Tempelhof, perquisito nella notte dopo il suo arresto. Il responsabile della strage sarebbe giovane, di poco più di 20 anni, e vivrebbe in Germania da circa un anno. Le notizie fornite dai media tedeschi sono sul punto discordanti.

ATTENTATO BERLINO, DA DOVE VIENE IL CAMION DELL’ATTACCO

L’attentato di Berlino ricorda per molti versi la strage di Nizza (anche allora un camion fu lanciato sulla folla), anche se per ora la polizia di Berlino e le autorità tedesche non hanno ancora confermato la matrice terroristica. L’autore della strage non ha praticamente parlato dopo il primo interrogatorio: dopo l’arresto è stato trasportato in elicottero a Karlsruhe, per esser ulteriormente sentito dalla magistratura e polizia federale a cui è stato passato il caso. Un elemento certo è la nazionalità del Tir: il camion era polacco, registrato nella vicina Stettino, e trasportava ponteggi di acciaio partiti dall’Italia per esser scaricati a Berlino. L’altro uomo, trovato morto, sul camion era cugino del titolare dell’azienda di trasporti proprietaria del veicolo. Si sospetta che sia stato ucciso dal responsabile della strage.

(Foto di copertina: ODD ANDERSEN / AFP / Getty Images)

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