Monte dei Paschi di Siena: l’UE verso il via libera al salvataggio pubblico

13/12/2016 di Redazione

L’Italia e l’Unione europea stanno trattando sul salvataggio pubblico di Monte dei Paschi di Siena. La speranza del Governo è il successo della ricapitalizzazione di Mps con soli fondi privati, ma il raggiungimento dei 5 miliardi necessari appare sempre più difficile. Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha confermato come l’UE sia in contatto con le autorità italiane e pronta a discutere le regole dell’intervento in coerenza con la normativa comunitaria.

LA TRATTATIVA TRA ITALIA E UE PER MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Il Corriere della Sera di oggi conferma in un pezzo di Federico Fubini ciò che si poteva intuire dalle parole del vicepresidente Dombrovskis pronunciate in un’audizione della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. L’esponente lettone della Commissione aveva rimarcato il contatto in corso tra il Governo del nostro Paese e l’Unione europea in merito alla crisi bancaria, come spiega Reuters. Dombrovksis non aveva fatto alcun riferimento al Monte dei Paschi di Siena, vista la sensibilità del tema, ma dopo aver evidenziato l’esigenza del rispetto delle regole comunitarie, aveva anche fatto un’importante apertura al nostro Paese. Le spese per un singolo intervento sarebbero considerate una-tantum, e quindi non impatterebbero sulla valutazione del debito e del deficit strutturale italiano, sui quali Commissione ha già esposto sue riserve.

IL RISARCIMENTO DEI RISPARMIATORI DI MPS

Federico Fubini rimarca come la Commissione UE sia disponibile a garantire all’Italia la cosiddetta ricapitalizzazione preliminare di Mps, al fine di consentire l’intervento pubblico. Il punto di scontro riguarda il rimborso dei piccoli risparmiatori, che sarebbero penalizzati dalla conversione forzosa delle obbligazioni subordinate in azioni dal valore sensibilmente inferiore rispetto ai loro titoli.

Per ragioni sociali e per sensibilità politica, la Commissione Ue accetta che possano essere rimborsate le 40 mila famiglie detentrici di quei titoli, per un valore teorico di 2,1 miliardi.

La Commissione UE ha rimarcato al Governo italiano come debba esistere il cosiddetto misselling, ovvero una vendita abusiva, per garantire ai risparmiatori un risarcimento pieno. Oltre a questo, per Bruxelles sarebbe difficile consentire risarcimenti a risparmiatori particolarmente benestanti, anche perchè finora dalle autorità di vigilanza come Consob non è arriva alcuna assunzione di responsabilità per la vendita di prodotti finanziari così rischiosi come i bond subordinati.
Malgrado le voci che

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