Vincenzo De Luca: «Bindi fece una cosa infame, da ucciderla». Polemiche dentro il Pd, poi le scuse

17/11/2016 di Redazione

«Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo rimesso l’1,5%, il 2% di voti. Atti di delinquenza politica. E non c’entra niente la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi». Lo ha detto nell’intervista rilasciata a “Matrix” (in onda ieri in seconda serata su Canale 5) Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, riferendosi alla presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, che lo aveva inserito nella lista dei cosiddetti “candidati impresentabili“. Una frase che ha scatenato polemiche dentro il Pd. In tanti hanno preso le difese della presidente della Commissione Antimafia. E De Luca, dopo una valanga di critiche, ha rinnovato la sua stima verso la collega criticando però il programma Mediaset che gli fece l’intervista: «Ennesimo atto di delinquenza giornalistica».

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VINCENZO DE LUCA BINDI E LA FACCENDA DEGLI IMPRESENTABILI

Da dove parte tutta la vicenda? Il 29 settembre De Luca fu assolto perché il fatto non sussisteva dalle accuse legate alla vicenda del Sea Park, il parco marino mai realizzato a Salerno, processo per il quale l’Antimafia inserì il suo nome tra i cosiddetti ‘impresentabili’. «Esprimo piena soddisfazione e rispetto per la magistratura. Era questa la vicenda per cui una avventurosa parlamentare ci aveva presentato come ‘impresentabili’. Oggi ci presentiamo a testa alta», scrisse dopo l’assoluzione su Twitter il presidente della Regione Campania. La vicenda degli “impresentabili” segnò un altissimo momento di tensione nel Pd. De Luca definì «infame ed eversiva» l’iniziativa della collega di partito, arrivando addirittura a presentare una denuncia-querela contro di lei, poi archiviata dal gip di Roma. Secondo l’ex sindaco di Salerno, Bindi aveva «danneggiato in maniera pesante e consapevole il Pd a 24 ore da un voto importante. Nei Paesi civili che si rispettano impresentabili sono coloro che hanno una condanna definitiva, e non quelli che stanno sullo stomaco a qualcuno». Accuse definite inaccettabili dalla presidente dell’Antimafia che riscosse ampia solidarietà tra i colleghi di partito e chiese l’intervento degli organi interni di garanzia del Pd.

(l’intera intervista è disponibile qui)

VINCENZO DE LUCA-BINDI: SPERANZA “PAROLE INACCETTABILI”, PICIERNO “ABBRACCIO A ROSY”

In tanti, dopo il video di Matrix, hanno preso le difese della presidente della Commissione Antimafia. «Solidarietà e un grande abbraccio a Rosy Bindi», twitta Pina Picierno. Il deputato roberto Speranza prende le difese della collega: «Contro di lei parole inaccettabili che squalificano solo chi le pronuncia».

DOPO LE POLEMICHE DE LUCA SE LA PRENDE CON MATRIX

Dopo le critiche arrivano le scuse. O meglio, le precisazioni. «La vicenda grave di un anno fa è chiusa. Non c’era e non c’è alcun problema con l’on. Bindi, nei cui confronti, al di la’ di ogni differenza politica, riconfermo il mio rispetto oltre ogni volgare strumentalizzazione», ha infine commentato Vincenzo De Luca, secondo cui il video mandato in onda da Matrix rappresenta «l’ennesimo atto di delinquenza giornalistica», rispetto al quale «verificheremo con l’ufficio legale gli estremi della querela a fronte di una evidente violazione della privacy e violenza privata».

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