La prima intervista di Trump da presidente. «Via 3 milioni di clandestini, niente prigione per Hillary Clinton»

14/11/2016 di Andrea Mollica

Donald Trump ha concesso la sua prima intervista TV da presidente alla rete Cbs. In un colloquio con la storica trasmissione 60 Minutes, Trump ha rimarcato alcuni dei suoi principali punti programmatici, evidenziando come sia una persona diversa da quella descritta sulla stampa.

DONALD TRUMP,  L’INTERVISTA A CBS

Donald Trump ha scelto 60 Minutes, la più importante trasmissione di approfondimento che va in onda sulla televisione statunitense, per rilasciare le prime dichiarazioni da presidente sul piccolo schermo. Il successore di Barack Obama ha confermato i toni decisamente più sobri e moderati già visti nel discorso di ringraziamento della vittoria. Il president-elect ha elogiato il buon dialogo avuto con Barack Obama, e ha rimarcato come l’inchiesta speciale promessa nei confronti di Hillary Clinton non sarà una sua priorità. Trump ha sottolineato di non voler far male a nessuno, archiviando in sostanza la suggestione che avrebbe lavorato per incarcerare la sua avversaria per la vicenda delle email inviate e ricevute da server privato quando era segretario di Stato.

LEGGI ANCHE Il leader del Ku Klux Klan felice per la vittoria di Trump: «Una delle notti più belle della mia vita»

DONALD TRUMP E LA DEPORTAZIONE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI

Nell’intervista con Cbs Donald Trump non è stato particolarmente esplicito per quanto riguarda i suoi principali punti programmatici. Il presidente ha confermato come sarà costruito un muro alla frontiera con il Messico, anche se in alcuni luoghi sarà più probabilmente una recinzione. Trump è intenzionato ad allontanare gli immigrati irregolari con precedenti penali, che potrebbero essere fino a 3 milioni di persone, mentre per quanto riguarda gli stranieri senza permesso di soggiorno sarà fatta una valutazione quando il confine con il Messico sarà messo in sicurezza.

DONALD TRUMP INTENDE SUPERARE OBAMACARE E IL DIRITTO FEDERALE ALL’ABORTO

Una delle priorità del presidente Trump sarà la nomina del giudice della Corte Suprema che prenderà il posto dello scomparso Scalia. Trump ha rimarcato di voler superare il diritto federale all’aborto cristallizzato nella sentenza Roe v. Wade, per riportare questa materia alla legislazione dei singoli Stati. In materia di tutela della salute il presidente repubblicano mira a superare la riforma sanitaria di Obama, la cosiddetta Obamacare, anche se alcune parti potrebbero esser preservate, come la copertura assicurativa alle persone che soffrono di determinate patologie in passato negata dalle compagnie.

Share this article