«Dopo Brexit e Trump Renzi sarà colpito dalla rivolta contro la globalizzazione?»

10/11/2016 di Redazione

L’Italia e il referendum costituzionale saranno la nuova elezione in cui trionferà il voto anti establishment? Il quesito è posto da The Economist, che rimarca che dopo Brexit e vittoria di Donald Trump i poteri economici, finanziari e politici potrebbero essere sconfitti nel referendum su cui il governo Renzi ha scommesso il suo destino.

DONALD TRUMP E IL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE

Il 2016 è stato l’anno delle grandi sorprese elettorali. Il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’UE è stato perso nonostante il potente sostegno dell’establishment al Remain. Simile storia si è verificata nelle presidenziali Usa, dove ha vinto il candidato osteggiato da tutte le elite, nazionali come globali. The Economist si chiede se anche il 4 dicembre si ripeterà lo stesso.

I capi delle maggiori aziende italiane sostengono le riforme costituzionali e appoggiano il referendum. ..Il referendum di Renzi appare così come un’apertura del Paese alla globalizzazione, quando è in pieno svolgimento una rivolta contro simili proposte.

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IL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE E IL VOTO CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE

The Economist rimarca il tratto che unisce la Brexit alla vittoria di Trump, e che potrebbe legare questi sorprendenti successi al prevalere del No.

Gli elettori nel Regno Unito e negli Usa si sono rivoltati in modo esplicito contro politiche associate alla globalizzazione, come il libero scambio e gli alti livelli di immigrazione. Gli elettori italiani sembrano spinti a votare no, rifiutando con sdegno cambiamenti che le imprese e l’establishment politico ritengono essenziale. Se le riforme costituzionali saranno bocciate, si perderà la spinta per ulteriore politiche di liberalizzazione, con un costo di lungi periodo per l’Italia, una delle maggiori economie europee.

IL DESTINO INCERTO DI MATTEO RENZI

The Economist rimarca come il Governo Renzi potrebbe essere travolto dalla vittoria dei No al referendum. Il maggior beneficiario sarebbe il Movimento 5 Stelle, e la testata britannica rimarca come Beppe Grillo abbia subito evidenziato le analogie tra il M5S e Donald Trump. Per The Economist rimane però un’incertezza legata al fatto che gli elettori confermerebbe lo status quo verso cui sono in rivolta anche bocciando il referendum costituzionale. Se Renzi vincesse il referendum però le spinte anti establishment potrebbero non finire qui, e mostrarsi ancora una volta alle elezioni francesi del 2017.

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