L’inchiesta Fbi su Hillary Clinton di nuovo archiviata, Trump contro i trucchi del sistema

07/11/2016 di Andrea Mollica

La nuova inchiesta dell’Fbi è stata archiviata in pochi giorni. Il direttore della polizia federale James Comey ha anticipato ai legislatori come non si sarà la richiesta di un’indagine penale sull’utilizzo delle mail da un server privato invece che da quello governativo. Donald Trump ha immediatamente reagito alla notizia, attaccando i trucchi del sistema per far vincere la sua avversaria.

FBI ARCHIVIA DI NUOVO HILLARY CLINTON

L’inchiesta dell’Fbi sulle nuove mail trovate sul computer di una collaboratrice di Hillary Clinton, in una indagine separata che riguarda l’ex rappresentante Anthony Wiener, è stata già archiviata. Anticipata, in modo piuttosto inconsueto, a uuna dozzina di giorni dal voto, infrangendo così il codice di condotta che prevede che la polizia federale non influenzi l’ultima parte della fase elettorale, la nuova indagine non avrà conseguenze penali. Fbi ha così archiviato per la seconda volta l’inchiesta sulla candidata democratica in merito all’utilizzo delle sue mail. La polizia federale non ha riscontrato alcun risvolto penale, come rimarcato da Comey in una lettera inviata ai presidenti delle commissioni del Congresso.

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DONALD TRUMP CONTRO I TRUCCHI DEL SISTEMA

La notizia è stata accolta con grande sollievo da Hillary Clinton e i Democratici, che però hanno preferito evitare commenti troppo marcati sul punto. Donald Trump ha invece attaccato severamente l’archiviazione decisa dal Fbi, rimarcando come ciò sia l’ennesima dimostrazione dei trucchi del sistema per far vincere la sua avversaria. Toni al consueto molto duri, condivisi da diversi esponenti repubblicani. Domani si vota alle elezioni federali in tutti gli Stati, e i due partiti sono impegnati al massimo nell’ultima parte della campagna. La nuova inchiesta dell’Fbi aveva spinto verso l’alto i valori demoscopici di Donald Trump, che era risalito nei sondaggi, sia nazionali che stato per stato. Da alcuni giorni però il vantaggio di Clinton si è stabilizzato, e i mercati stanno reagendo con favore alla sua sempre più probabile vittoria.

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