Trova 37 milioni di lire in soffitta, ma per lo Stato ormai sono «carta straccia»

25/10/2016 di Redazione

Trovare 37 milioni di lire in soffitta e non poterli incassare (ovviamente con conversione in euro) perché oramai sono carta straccia. È la singolare esperienza vissuta dalla signora Angela Vargas, 60 anni, residente a Genova, che a giugno ha scoperto il tesoro della mamma, in banconote, nascosto tra varia cianfrusaglie, dietro un cassetto. La gioia per la scoperta è però durata poco. Lo racconta Riccardo Bruno sul Corriere della Sera:

Il piccolo tesoro, eredità inaspettata della mamma, per lo Stato italiano è solo carta straccia, al massimo attrazione per collezionisti. La signora Angela Vargas, 60 anni, una casa vicino al porto di Genova, a giugno si era sentita baciata dalla fortuna. «Ero con mia figlia Luisa, stavamo sistemando la soffitta. Cianfrusaglie e roba vecchia, accumulate negli anni da mia madre, morta a 90 anni nel 2006». La figlia, più spiccia, avrebbe messo tutto in un sacco e buttato via. La signora Angela no, ha controllato ovunque. C’era anche uno scrittoio, dietro un cassetto ha trovato un rotolo. «Era avvolto in carta da pacchi, quando l’abbiamo aperto non potevamo credere ai nostri occhi. Erano banconote, in lire, soprattutto biglietti da 100 mila». Il conteggio è finito a 37 milioni. Niente male.

 

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IN SOFFITTA 37 MILIONI DI LIRE, CONVERSIONE IN EURO FINO AL 2012

Con il passaggio all’euro, la legge italiana ha fissato a dieci anni il limite temporale per cambiare vecchie monete e banconote con le nuove. Ultima data possibile per la conversione risulta essere dunque febbraio 2012. Ora dalla Banca d’Italia fanno sapere che la signora Angela non ha speranze di recuperare il tesoretto. Si legge ancora sul Corriere della Sera:

In un milione di altre case italiane è capitato lo stesso, un patrimonio che riaffiora a poco a poco. Troppo tardi, taglia l’entusiasmo la Banca d’Italia. «Abbiamo parlato con un funzionario della sede di Roma — spiegano la signora Angela e la figlia —. Ci ha detto che i termini per convertire le lire in euro erano scaduti, che non poteva fare più nulla».

Angela si è comunque rivolta a uno studio legale specializzato in casi del genere. Si attende ora il verdetto di un giudice di pace:

«La Cassazione, sul tema del recupero dei crediti, stabilisce che il termine decennale deve partire dal momento in cui il titolare può far valere il proprio diritto. In questa vicenda dovrebbe scattare da giugno» chiarisce l’avvocato Luca Marino che insieme alla collega Annalisa De Angelis sta provando a recuperare il denaro perduto. A luglio hanno presentato una diffida alla Banca d’Italia e, dopo l’inevitabile silenzio, a settembre hanno chiesto al giudice di pace un decreto ingiuntivo per poter trasformare il rotolo di lire in un gruzzolo di 19.108,91 euro.

(Foto di copertina: archivio Ansa)

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