Legge di Bilancio 2017, i dubbi dell’Ue non cambiano la posizione del Governo Renzi

I dubbi dell’Unione europea sulla legge di bilancio 2017 dell’Italia troveranno una prima risposta il 5 dicembre. Solo dopo il referendum l’Ecofin deciderà in merito alla manovra del Governo Renzi, che per ora rimarca in modo compatto di non volerla cambiare.

LEGGE DI BILANCIO 2017, COSA SUCCEDE CON COMMISSIONE ED ECOFIN

Federico Fubini sul Corriere della Sera rimarca come la prima data chiave per capire cosa succederà alla manovra di bilancio del Governo Renzi è lunedì 5 dicembre. Il giorno successivo allo svolgimento del referendum ci sarà infatti la riunione dell’Ecofin, il Consiglio dell’Ue composto dai ministri economici, che dovrà decidere se i conti pubblici italiani rispettino le regole comunitarie fissate dal Patto di stabilità e crescita e Fiscal compact. L’Ecofin baserà il suo lavoro sul giudizio espresso dalla Commissione, che oggi invierà una lettera al ministero dell’Economia per spiegare i suoi dubbi sul testo presentato dal Governo Renzi. In questo momento la Commissione Juncker appare piuttosto incerta su come procedere.

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LEGGE DI BILANCIO 2017, I DUBBI DELLA COMMISSIONE JUNCKER

Come spiega Marco Bresolin su La Stampa, la legge di bilancio 2017 non piace alla Commissione. I rilievi sono diversi. Il deficit superiore allo 0,1% rispetto al concordato non rappresenta un problema, a differenza del disavanzo strutturale che aumenta dello 0,4%. Secondo il Fiscal compact l’obiettivo di medio termine di ogni Paese in deficit strutturale dovrebbe essere la riduzione di 0,5% all’anno, una regola sostanzialmente disapplicata dalla Commissione Juncker. Ulteriori dubbi a Bruxelles sono provocati dalle coperture e dalle spese. Ci sono troppe misure una tantum, ovvero gettito temporaneo, per il finanziamento di nuove spese strutturali, e coperture basate su recuperi dell’evasione troppo aleatorie. Poco apprezzata anche la definizione di spesa straordinaria per interventi ordinari come la riqualificazione delle scuole o la gestione dei flussi migratori standard.

IL GOVERNO CONFERMA LA LEGGE DI BILANCIO 2017

In un periodo non elettorale probabilmente la Commissione sarebbe più severa nei confronti del Governo italiano, ma il referendum del 4 dicembre aumenta i dubbi del presidente Juncker su che tipo di iniziativa intraprendere. Dal Governo arriva per ora un muro sui cambiamenti: Matteo Renzi ha derubricato le perplessità dell’Ue a normale dialogo tra esecutivi nazionali ed europeo, mentre Padoan aveva chiarito domenica scorsa la sua ostilità a ogni modifica. Per il momento il Governo Renzi non sembra voler retrocedere sulla legge di bilancio 2017, anche se le trattative per evitare scontri proseguiranno ancora.

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