Le Iene e il fenomeno dei ticket bot: dove vincono i bagarini on line

La Iena Nicolò De Devitiis ha provato a prendere i biglietti per il concerto dei Coldplay. Ha vissuto lo stesso dramma che ha passato mezza Italia. Ore e ore di attesa in sala attesa. Mentre su Ticketone i tempi si dilatano su altri compaiono gli stessi biglietti a prezzi a dir poco lievitati. Da 80 euro ci sono biglietti che passano a 300 euro.

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Che fine fanno i biglietti? Perché spariscono nel giro di pochi minuti per poi riapparire a prezzi lievitati?

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Tutto questo succede tramite il sito di “ticket bot”. Si tratta di software scaricabili in rete per qualche centinaia di euro, che aggirano i limiti di acquisto imposti dalle biglietterie online e pure i capcha, i codici che dovrebbero smascherare gli acquirenti non umani. Grazie ai ticket bot è possibile comprare decine di biglietti in poco tempo in modo da rimpiazzarli da altre parti a un prezzo, ovviamente, maggiorato.

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LE IENE PARLANO CON VIAGOGO, SITO PREDILETTO DEI BAGARINI ON-LINE

Le Iena ha parlato con uno dei responsabili di Viagogo, uno dei tanti siti che offre biglietti offerti dai cosiddetti “bagarini web”. «Non siamo un marketplace – spiegano alla trasmissione tv –  non vendiamo. Forniamo un sito sul quale altre persone possono vendere i biglietti». I venditori sono resi anonimi perché – spiegano – occorre tutelare Viagogo (che si prende una percentuale del 10 per cento sulla vendita). Senza conoscersi venditore e compratore non potranno mettersi d’accordo per un prezzo agevolato senza percentuale Viagogo.

TICKETONE: “GRAN PARTE DEI RIVENDITORI SONO FAN”

Secondo Stefano Leonetti, ad di Ticketone intervistato da Le Iene, sono spesso i fan ad acquistare biglietti in più per poi coprire gli acquisti rivendendoli. «Decine di migliaia di biglietti sono stati rivenduti in mezz’ora. In gran parte chi rivende è un fan e su Viagogo li trovi ancora prima che esistano realmente. Un esempio sono le partite di calcio su cui non sono state ancora aperte le vendite ufficiali». Si rischia la truffa? No, perché il venditore viene pagato realmente da Viagogo solo una volta che avrà ceduto il biglietto. Ora sul curioso fenomeno sta indagando l’Antitrust. Ticketone ha una lista di tutti gli acquirenti. Si può acquistare un numero limitato di biglietti. Ma i bagarini non temono neanche quello. Aggirano il divieto. I “ticket bot” sono in grado di generare ip differenti per ogni acquisto facendo risultare come se fossero persone fisicamente diverse ad aver pagato il biglietto. Il problema sta tutto nell’indirizzo di spedizione. In quei meandri si può indagare e fare chiarezza risalendo a eventuali “bagarini on line”.

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