«Renzi come Cameron, se perde Europa in pericolo»

13/10/2016 di Redazione

Matteo Renzi sarà il nuovo leader dell’Europa o la principale causa di una nuova crisi esistenziale dell’euro? Questo interrogativo attraverso un’analisi di Die Welt, che rimarca la forte scommessa lanciata dal presidente del Consiglio sul referendum costituzionale di domenica 4 dicembre. Alle ore 23 lo scenario potrebbe essere radicalmente diverso per tutti i governi dell’Ue in caso di vittoria del Sì o del No.

LA SCOMMESSA RISCHIATUTTO DI MATTEO RENZI

Il quotidiano tedesco Die Welt, una delle principali testate conservatrici della Germania, ha dedicato un nuovo approfondimento all’Italia, in particolare a Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio è definito come una stella appannatasi negli ultimi tempi. Fino a non molti mesi fa Renzi sembrava infermabile nella sua collezione di successi, ma ora è costretto a giocare sulla difensiva. Il 4 dicembre, il giorno del referendum, è definito come una giornata del destino per l’Italia e per l’Europa.

Le conseguenze di una sconfitta sono difficilmente calcolabili. L’Italia ha enormi debiti, le banche sono molto deboli, il futuro dell’euro dipende da questo Paese. Il M5S ha il fiato sul collo di Renzi, e spinge per l’addio all’unione monetaria. Se però il leader del PD vincesse il referendum su questa riforma decisiva, avrebbe una forte spinta, tanto da potersi presentare come il nuovo uomo forte d’Europa, e così cambiare anche l’Italia.

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LA PAURA DEL MOVIMENTO 5 STELLE, LA SYRIZA ITALIANA

I timori espressi da Die Welt riguardano sopratutto la possibile vittoria del Movimento 5 Stelle. Il quotidiano tedesco traccia un paragone con SYRIZA, la formazione di Alexis Tsipras che governa la Grecia da quasi due anni. Die Welt rimarca correttamente come il M5S non sia una formazione di sinistra radicale, ma enfatizza alcune caratteristiche comuni con SYRIZA: la rabbiosa carica anti establishment, e l’euroscetticismo.

Il Movimento 5 Stelle accusa l’austerità dell’Ue di essere responsabile del disastro economico dell’Italia, e propone un referendum per l’uscita dall’euro. M5S accusa Renzi di fare accordi con i poteri forti, dall’industria alle banche fino a Bruxelles. Il successo pentastellato sembra infermabile, anche se le sue proposte semplici non funzionano. Come a Roma, dove M5S esprime il sindaco da pochi mesi, e la città scivola sempre di più nel caos.

IL DESTINO DI RENZI DOPO IL REFERENDUM

Die Welt, che in passato ha proposto articoli critici verso Renzi, soprattuto in materia di richieste di nuovo indebitamento, rimarca come il presidente del Consiglio sia il primo leader italiano ad aver adottato serie riforme in materia di mercato del lavoro, pubblica amministrazione, e così via. Aver intrecciato il suo destino politico al referendum appare però una scommessa molto rischiosa, visto che dopo l’iniziale consenso l’opinione pubblica in Italia si è spostata su giudizi prevalentemente critici verso il governo. Una inversione che vale anche per il referendum costituzionale. A fine articolo è ospitato un commento del giornalista italiano Marco Damilano, che rimarca come il talento di Renzi sia sfruttare l’occasione del momento, anche quando sembra improbabile. Con una vittoria nel referendum il leader del PD potrebbe indebolire il M5S e sfruttare questo successo in elezioni politiche anticipate.

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