Le star della 7 gelide sull’appoggio di Mentana a Renzi

11/10/2016 di Redazione

Nessun commento, e molta freddezza, verso l’intervista del direttore del TgLa7 Enrico Mentana al Fatto Quotidiano di domenica 9 ottobre. Giovanni Floris, Corrado Formigli e Lilli Gruber evitano di prendere posizione alle critiche rivolte dal loro collega, che aveva mostrato comprensione verso l’insoddisfazione di Matteo Renzi per una linea editoriale giudicata troppo favorevole al No al referendum costituzionale.

LA 7 DIVISA SUL REFERENDUM

L’inizio 2016 è stato positivo per La7. Dimartedì di Giovanni Floris sta ottenendo uno share particolarmente brillante, media stagionale superiore al 6%, così come altrettanto positive sono state le partenze di Otto e mezzo di Lilli Gruber e di Piazza Pulita di Corrado Formigli. Queste trasmissioni potrebbero essere boicottate dal PD: secondo diversi quotidiani, in primis il Fatto, Matteo Renzi sarebbe assai deluso dallo schieramento della rete di Urbano Cairo sul referendum. Una posizione verso la quale Enrico Mentana ha mostrato comprensione: due giorni, in un’intervista proprio al giornale di Marco Travaglio, che collabora con La7, il direttore aveva evidenziato come ci fossero troppi colleghi schierati per il No.

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IL GELO DI FLORIS, FORMIGLI E GRUBER

Su La Verità di Maurizio Belpietro, testata che altresì si caratterizza per il No al referendum, un articolo di Maurizio Caverzan racconta la fredda, freddissima reazione dei giornalisti più famosi de La7 alle esternazioni di Enrico Mentana. La posizione che unisce i tre conduttori è un no comment, con enfasi sui buoni risultati di share ottenuti in queste settimane. Corrado Formigli, pur non commentando direttamente le parole di Mentana, rimarca di non credere al veto di Renzi alle partecipazioni alla sua trasmissione. Caverzan sottolinea come all’interno della rete di Urbano Cairo il clima nelle redazioni non sia positivo, nonostante la crescita degli ascolti. Le critiche così esplicite di un peso massimo come Enrico Mentana sono inusuali sia nella forma che nella sostanza, visto che sono seguite all’annullamento della sua trasmissione del venerdì sera dedicata ad ospitare le posizioni del Sì come quelle del No.

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