Ilary Blasi difende Totti e scuote la Roma: «Spalletti piccolo uomo, Pallotta ragionasse prima di parlare»

Non bastavano la netta sconfitta con il Torino, quell’agghiacciante dichiarazione di Spalletti a fine partita – «Qui ci sono menti malate: non basta il nome e il blasone, servono sacrifici» – i dubbi sul futuro del direttore sportivo Sabatini, la crisi di gioco. A Trigoria, nella tarda serata di domenica, piove un meteorite che porta il nome di Ilary Blasi: la conduttrice del Grande Fratello Vip e moglie di Francesco Totti si sfoga in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport firmata da Massimo Cecchini e Chiara Zucchelli e destinata a far discutere. La Capitana difende il Capitano alla vigilia del suo 40esimo compleanno e attacca, togliendosi più di qualche sassolino dalla scarpa: «Mi raccomando, scrivete che è tutta farina del mio sacco. Lui non sa niente dell’intervista e io non glielo dico».

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La bordata più grande è per Spalletti. E si torna al giorno di febbraio scorso in cui Totti in un’intervista alla Rai chiese più rispetto per il suo ruolo all’interno della Roma:

«A casa […] non “porta” niente, ma da febbraio a maggio la cosa era talmente grossa…Era un momento delicato, non si fa così. Non ha mai chiesto di giocare, si è sempre messo seduto con umiltà ad aspettare. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano, e Spalletti è stato un uomo piccolo. Punto. È la verità. Lui a parole ha detto anche delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce. […] Certo che si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l’ha saputo guidare in un percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto basso, molto basso».

Ce n’è anche per il presidente Pallotta che di Totti, prima del rinnovo di contratto e della “pace”, disse: “Il corpo non fa più quello che gli dice la mente”. Così Ilary Blasi:

«Famme sta’ zitta, se no succede un casino… Mi verrebbe da dirgli: “Però anche la mente deve ragiona’ prima de parla’…”. Con i Sensi aveva un altro tipo di rapporto, era un figlioccio, ma quella era una conduzione più familiare, mentre questa più imprenditoriale».

E il futuro prossimo del numero 10, magari lontano da Roma? Lady Totti non si sbilancia ma giura:

«Io lo seguo. Usa o Arabia, è uguale, tanto sarebbe per poco tempo».

Photocredit copertina ANSA/ETTORE FERRARI

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