Libia: chi sono Bruno Cacace e Danilo Calonego. I due italiani rapiti in Libia | DIRETTA

20/09/2016 di Redazione

ore 7.00 Si chiamano  Bruno Cacace, 56enne residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, 66enne della provincia di Belluno. Sono questi i nomi dei due italiani, dipendenti della Con.I.Cos rapiti ieri nella zona di Ghat, Libia.

20.06 – Opera da decenni in Libia, con numerose commesse di ingegneria civile, la Con.I.Cos (Contratti Internazionali Costruzioni) di Mondovì (Cuneo), l’azienda per la quale lavorerebbero i due italiani rapiti. E’ guidata da Giorgio Vinai, che l’ha fondata nel 1977 con Celeste Bongiovanni. Due le sedi centrali: quella di Mondovi’, appunto, e quella di Tripoli, dove opera la Libyan Branch.

20.02 – Gli operai rapiti nell’area di Ghat, in Libia, sarebbero stati sequestrati dopo che l’auto sulla quale viaggiavano è stato bloccata da uomini armati non identificati. I due italiani e il canadese erano in viaggio verso la loro sede situata a Bi’r Tahala, a nord del centro abitato di Ghat, nella provincia meridionale del Fezzan. A riferirlo il sito “Libya Akhbar”. Secondo le prime indiscrezioni insieme ai tre sarebbe stato sequestrato anche l’autista residente a Ghat.

19.41 – I due italiani sono stati rapiti all’alba di oggi a Ghat, nel sud della Libia, insieme ad un cittadino canadese. Lo riferisce il sindaco della città di Ghat, Komani Mohamed Saleh al sito arabo Tuniscope. “Sconosciuti hanno sequestrato all’alba un canadese e due italiani”, ha detto. “Si sta lavorando per conoscere il gruppo dei rapitori ed il luogo dove sono stati portati i tre”. Il rapimento non e’ stato rivendicato da alcuna sigla, ha aggiunto il sito Arabi 24. La città di Ghat si trova sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli.

19.30 – I due italiani sequestrati insieme con un cittadino canadese sono stati rapiti a pochi chilometri dal confine con l’Algeria. Secondo quanto riferisce il sito libico “el Wehda”, i tre sarebbero operai di una azienda italiana, la Conicos, che ha condotto i lavori di manutenzione della pista dell’aeroporto della città di Ghat. Il rapimento è stato confermato dal ministero degli Esteri libico. Il funzionario locale Qumani Mohammad Saleh ha riferito che al momento non è ancora chiara l’identità del gruppo che ha eseguito il sequestro né la località in cui sarebbero stati nascosti i tre operai. La regione del Fezzan è sotto il governo di accordo nazionale di Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale

Due italiani sono stati rapiti in Libia. Lo conferma la Farnesina, riferendo che “fin da questa mattina quando ne ha avuto notizia sta seguendo la vicenda insieme alle altre articolazioni dello Stato. Si sta lavorando con il massimo riserbo – spiegano – tenuto conto della delicatezza della situazione”. Si parla di tre lavoratori di cui uno canadese che lavorano alla manutenzione dell’aeroporto locale. Il commando che li ha rapiti si è presentato stamane armato. Finora non sono arrivate rivendicazioni.

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(foto d’archivio  ANSA/ALBINYAN AL MARSOUS MEDIA CENTER)

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