Sky sospende Di Canio dopo la polemica per il tatuaggio “Dux”

14/09/2016 di Redazione

E’ evidente. A Sky non hanno mai visto una partita di Paolo Di Canio. Non hanno mai visto quando, spesso dopo un gol, o dopo una partita vinta, il giocatore della Lazio andava sotto la curva Nord a fare il saluto romano, con tanto di braccio testo, e denti digrignati. E – in quei tempi – evidentemente non leggevano i giornali, perché non si sono accorti dei tanti articoli polemici dei quei giorni. E che non conoscevano il fatto che Di Canio avesse un (uno solo?) tatuaggio che in qualche modo inneggiava al fascismo (cfr apologia del fascismo)

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Solo così si può spiegare la decisione di Sky di sospendere la collaborazione con Paolo Di Canio dopo la prima puntata del suo show, annunciato in pompa magna dalla stessa Sky, nei giorni scorsi. Infatti, con un comunicato molto democristiano, la tv satellitare annuncia la fine della collaborazione con l’ex giocatore della Lazio. Insomma, solo a Sky non sapevano delle simpatie di destra di Di Canio.

“Abbiamo fatto un errore. Ci scusiamo con tutti quelli di cui abbiamo urtato la sensibilità. Dopo aver parlato a lungo con Di Canio, nonostante la sua professionalità e competenza calcistica, abbiamo deciso insieme di sospendere la sua collaborazione”

Queste le parole di Jacques Raynaud, executive vice president Sky Sport & Sky Media, parlando, nel corso della presentazione dei palinsesti 2016-2017, proprio delle polemiche per una foto sui social dell’ex calciatore con il tatuaggio ‘DUX’ in vista sul braccio.

E’ giusto precisare che Di Canio quel tatuaggio – che chi scrive non condivide in nessun modo – lo ha da moltissimo tempo e non può rappresentare certo una novità per Sky. E’ chiaro che lo scalpore che si è acceso sui social Network, ha spinto Sky alla risoluzione della collaborazione con Di Canio, che proprio domenica scorsa aveva fatto la sua apparizione anche nella trasmissione più importante di Sky Sport, “The Club” condotta dal direttore Fabio Caressa.

Insomma, provocatoriamente si potrebbe dire che se Di Canio avesse indossato una maglia con le maniche lunghe, oggi sarebbe ancora sul ponte di comando di ” Di Canio Premier Show”.

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