De Luca sfotte i 5 Stelle: «Di Maio, Fico e Di Battista, tre mezze p…»

09/09/2016 di Redazione

Da Vincenzo De Luca ancora critiche e sfottò per i vertici del Movimento 5 Stelle, uno dei bersagli preferiti del presidente della Regione Campania. Il governatore, nel suo intervento settimanale su Lira Tv ha commentato il caos nel partito di Grillo con le consuete battute: «I 5 Stelle non sono ancora nati e hanno già 50 correnti», ha detto riferendosi alle divergenze tra membri del direttorio dopo le dimissioni ai vertici dell’amministrazione romana.

DE LUCA: «DI MAIO IL CHIERICHETTO, FICO IL MOSCIO, DIBBA IL GALLO CEDRONE»

Le vicende del Comune di Roma – ha detto De Luca – hanno permesso di dare «una valutazione sulla qualità dei dirigenti di questo grande movimento, abbiamo visto emergere un trio, il Di Battista, il Luigino Di Maio e il Fico. Oggi si rivelano nelle vesti proprie tre ‘mezze pippe’, dei miracolati». «Di Maio il chierichetto – ha proseguito il presidente campano – Fico il moscio, e l’emergente Di Battista, detto Dibba, il gallo cedrone. Questi tre si odiano, la finiscano con queste ipocrisie. Si abbracciano e si baciano in pubblico falsi come Giuda. Il gallo cedrone è venuto nel suo tour anche in costiera amalfitana, prendendo a pretesto il referendum per farsi i bagni». De Luca ha anche ricordato che «quando si sono candidati con la loro faccia sono stati bocciati tutti, Fico in Campania, Luigino a Pomigliano dove ha preso 56 voti, Di Battista, ho letto su un giornale, è stato bocciato in una municipalità di Roma. Hanno sfruttato l’onda grillina».

 

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DE LUCA: «DI MAIO, FICO E DI BATTISTA FALSI COME GIUDA»

De Luca ha parlanto anche del silenzio di Di Maio sull’avviso di garanzia all’assessora Paola Muraro, silenzione che lo costretto a chiedere pubblicamente scusa. «Luigino ha chiesto perdono, ha detto che non ha capito il messaggino, non è stato in grado di leggerlo, ha detto scusatemi. Nell’anno della misericordia certo che lo perdoniamo», ha affermato il governatore a Lira Tv. «Noi gli daremo un panino con la Nutella e il panierino, a patto che non faccia il chierichetto non si abbottoni la giacca. Per essere uomini di Stato non basta abbottonarsi la giacca. Lo perdoniamo a condizione che la finiscano con questa ipocrisia. Lui Di Battista e Fico si odiano, ma in pubblico si abbracciano e si baciano, sono falsi come Giuda».

DE LUCA: «CRISI GIUNTA RAGGI? A LUTTO GLI ‘AMICI DELLE BAMBOLE’»

Ma non sono mancate le frecciate alla sindaca di Roma Virginia Raggi. Per i fatti del Campiodoglio «saranno a lutto i membri dell’associazione ‘amici delle bambole’», ha detto De Luca. Il governatore aveva già definito, nel corso di una direzione nazionale del Pd, la Raggi «bambolina», venendo poi accusato di sessismo. «La vicenda di Roma – ha aggiunto il presidente della Regione Campania – sta riempiendo i giornali ma ci sta anche stancando trovare pagine e pagine sul circo equestre a Cinque Stelle aperto a Roma. Stanno coprendo di ridicolo la capitale d’Italia, dopo i disastri del passato e l’attesa di un governo serio e di rinnovamento ci si ritrova questa baldoria incredibile».

(Foto da archivio Ansa. Credit: Paola Visone / Pacific Press via ZUMA Wire)

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