Spice, la cannabis sintetica che inquieta Europa e Usa

02/09/2016 di Redazione

La cannabis sintetica chiamata spice inquieta l’Europa. Venduta in bustine e di apparenza simile alla marijuana, la droga sintetica è in realtà molto più potente, e provoca stati d’alterazione e scompensi fisici talvolta mortali. Dalla Russia agli Stati Uniti sono già decine le morti causate dalla cannabis sintetica spice.

CANNABIS SINTETICA SPICE, ALLARME CRESCENTE

Da ormai diversi anni una droga sintetica composta da erbe essiccate e sostanze chimiche sta suscitando un crescente allarme nelle autorità di numerosi Paesi. Venduta in bustine talvolta reperibili anche in negozi normali, la sua somiglianza con la marijuana la rende particolarmente pericolosa. Chi la fuma pensa di consumare una sostanza cannabinoide simile nella forma come negli effetti all’erba, ma in realtà spice, k2 o black mamba, alcuni dei suoi nomi, è assai più potente. Come spiega il direttore dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr Vincenzo Di Marzo, alla Stampa,

Si tratta di molecole la cui tossicologia è ancora sconosciuta. Sono disegnate per essere molto più potenti del Thc, fino a cento volte

Gli stati d’alterazione sono particolarmente acuti, e si stima una dipendenza forte come per l’eroina.

 

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LE MORTI DA CANNABIS SINTETICA

Nel 2016 le preoccupazioni provocate dalla cannabis sintetica sono aumentate. Negli Stati Uniti il ricovero nei pronto soccorso causati dall’uso di questa sostanza si sono moltiplicati in molti Stati: nelle ultime settimane ci sono stati centinaia di casi a New York come tra i senzatetto di Los Angeles. In Europa la Commissione Ue ha rimarcato come l’erba chimica abbia una tossicità elevata, e i danni seri alla salute provocati spingono verso la velocizzazione delle procedure per contrastarla. Secondo i dati della Commissione Ue, in Europa a causa della spice si sono verificati 28 decessi e 25 intossicazioni acute. Un’indagine del Cnr stima che circa 260 mila giovani abbiano provato i cannabinoidi sintetici. I legislatori di diversi Stati si stanno muovendo per contrastarla, ma la droga, prodotta spesso nei laboratori cinesi, appare difficile da frenare visto il suo basso costo.

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