Ansia da rientro: come gestire il ritorno al lavoro

Ansia da rientro.

Capita di ritrovarsi a lavorare per tutto il periodo estivo senza potersi rilassare qualche giorno e staccare la spina dalla routine lavorativa e di chiedersi, se ci si ferma al titolo di questo articolo, che motivo c’è di farsi prendere dall’ansia per la fine delle vacanze e per il ritorno alla quotidianità. Il problema dell’ansia da rientro non riguarda però solo le persone che tornano a lavoro dopo una vacanza. Può infatti interessare persone che si sono allontanate momentaneamente dal proprio posto di lavoro per motivi familiari o di salute. Ecco perché qualunque sia la causa, rientrare a lavoro dopo un periodo di assenza può procurarci ansia e difficoltà nuove da superare. Noi vi daremo qualche consiglio per tornare all’opera con serenità e per essere efficienti e operativi senza farsi sopraffare dall’ansia.

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Ansia da rientro. Rientrare a lavoro dopo aver superato un momento difficile

Avete appena superato la fase iniziale di un momento difficile, doloroso e grigio e per cui siete mancati da lavoro per un po’. Siete giunti al momento del ritorno e può capitarvi di non sentirvi pronti o di non sentirne la voglia. In più temete gli sguardi curiosi e compassionevoli dei colleghi che avranno chiacchierato di voi e che non saranno in grado di non darvi conforto con frasi opportune. Questa è la radice della vostra ansia da rientro. Rientrare a lavoro significa incontrare persone, parlare con qualcuno, interfacciarsi con il mondo che continua ad andare avanti nonostante il vostro si sia fermato.

Consiglio: provate a comprendere i vostri colleghi. Infondo vi conoscono e sanno che avete passato un brutto momento. Un loro tentativo di dimostrarvi il loro dispiacere per voi potrà anche essere goffo ma è un modo carino di comportarsi e un semplice grazie farà stare bene anche voi. Tornare a riempire la testa di cose da fare vi aiuterà a superare lo stallo. Se però sentirete di essere sul punto di una crisi di pianto o necessitate di un po’ d’aria, concedetevela senza forzarvi alla scrivania. Allontanatevi, respirate e passeggiate un po’.  Chiedete ad un collega di accompagnarvi a prendere un caffè. Non sentitevi obbligati a sopprimere il dolore e, soprattutto, se avete bisogno di altro tempo a casa, non esitate a farlo presente al vostro capo. La sincerità è sempre apprezzata.

Rientro a lavoro dopo un periodo di problemi di salute

Nella vita, purtroppo, la salute a volte ci gioca qualche scherzo e può capitare di doversi assentare da lavoro per per avere il tempo di guarire dopo un intervento banale o dopo un periodo di cura. Vi è mai capitato o ti capita di provare uno stato di ansia fastidiosa al solo pensiero di tornare a lavoro in questi casi? Se si, proviamo a vedere cosa ti succede.

In alcuni casi l’ansia da rientro proviene dalla paura di sentirsi accantonato o considerato come un peso dal capo e dai colleghi. Altre volte l’ansia è generata dal timore di atteggiamenti di compassione o pena. I vostri sentimenti oscillano dall’ansia all’imbarazzo e l’idea di tornare a lavoro vi crea sensazioni di irrequietezza e di preoccupazione. Tutto quello si desidera in questi casi è essere trattato normalmente e pertanto, avere le stesse opportunità dei colleghi “sani”. Non siete soli ed è una situazione molto ricorrente.

Purtroppo il panorama italiano sembra non considerare l’opportunità di inserire tra le politiche aziendali degli strumenti di supporto al rientro di un lavoratore dopo un periodo di malattia. Le uniche cifre da prendere in considerazione circa politiche aziendali di questo tipo sono quelle delle grandi aziende che risultano più aggiornate sul tema

Consiglio: non allarmatevi troppo finché non vi trovate sul posto di lavoro. Se qualcuno avrà cambiato atteggiamento nei vostri confronti potrete accorgervene solo lavorandoci assieme. Non prendetevela se avrete la sensazione che l’ambiente si sia adattato alla vostra assenza facendovi sentire frustati o inutili. Il primo giorno che tornerete a lavoro arrivate un po’ prima, aggiornatevi con i colleghi su cosa è successo nel frattempo. Familiarizzate con il posto prima di iniziare a lavorare e vedrete che la giornata andrà meglio, a differenza dei timori che vi hanno tormentato. Nutritevi bene al mattino e tornate a curarvi del vostro aspetto come non facevate più da tempo a causa della malattia. Se necessario, sfogatevi e parlatene con qualcuno. L’ansia può lasciarci pietrificati ed incapaci di agire e noi dobbiamo impedirglielo.

Vacanze terminate e ansia da rientro

Come anticipato all’inizio, parlare di ansia da rientro dalle vacanze potrebbe risultare poco carino nei confronti di chi in vacanza non potrà andarci affatto perché proprio dopo aver trascorso un po’ di giorni in relax, come è possibile sentirsi in ansia per il rientro?

Mare, musica, cocktail e infradito un giorno. Computer e srivania il giorno dopo. Una storia triste che culmina con il caldo afoso da città e da una sensazione di irritazione e sbattimento che non riusciamo a farci passare. Vi sentite così? Proviamo a vedere come riprendere a lavorare senza subire troppe ansie da rientro Consiglio: prendetevi uno o due giorni per riprendere le abitudini di sonno. Portate con voi abiti comodi e scarpette e dopo il lavoro andate a fare una bella passeggiata prima di tornare a casa. Condividete uno spuntino coi colleghi e siate gioviali con loro. Al tempo stesso godi delle esperienze che hai vissuto e sentiti grato per aver avuto l’opportunità meravigliosa di poterle vivere.

(Photocredit copertina: Frederic J. Brown / Getty Images)

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