Matteo Renzi e la lotta contro i topi che invadono Palazzo Chigi

18/08/2016 di Redazione

Matteo Renzi è invaso dai topi. Palazzo Chigi ha dovuto avviare la quinta deratizzazione nel giro di poco tempo.

Lo racconta Franco Bechis su Libero:

A Renzi non è restata che la più classica delle contromisure: una derattizzazione straordinaria, missione affidata all’Ufficio tecnico per la gestione del patrimonio della presidenza del Consiglio dei ministri.
Così la responsabile del procedimento, Anna Maria Pontone, ha chiamato l’azienda di fiducia con cui esiste una convenzione quadro della Consip, la Romeo Gestioni, chiedendo loro di sostituirsi al gatto Renzi. E con un supersconto l’azienda di fiducia per soli 886,01 euro si è presa in carico la derattizzazione del «primo piano e piano terra di Palazzo Chigi».
Dunque i topi che hanno battezzato anche l’avvio da sindaco di Virginia Raggi, erano arrivati in uno dei luoghi più protetti della capitale. Infestando perfino il cortile di onore del governo, dove di routine una volta alla settimana prima delle ferie arrivavano le auto blu dei ministri per riunioni urgenti e consigli dei ministri (il solo caparbiamente a giungere lì in bicicletta è il titolare delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, e chissà se le sue due ruote sottili hanno resistito ai morsi dei ratti…). I topastri avevano violato quindi il selciato su cui passano in rassegna la guardia di onore tutti i capi di Stato e di governo stranieri che vengono in visita ufficiale in Italia.
È la quinta battaglia contro i topi che Renzi ingaggia da quando è diventato capo del governo. Le quattro precedenti sono costate assai di più, con risultati non ottimali.

La prima volta – spiega Bechis – era stata il 28 novembre 2014, quando il governo ha dovuto stanziare ben 10 mila euro per cacciare i topi dalla biblioteca Chigiana. Poi 5 mila euro per disinfestare le soffitte e altri mille per la «derattizzazione dei cunicoli nei locali interrati e nei locali tecnici siti al piano terra e nel cortile».

Tanto è che il 9 marzo 2015 la presidenza del Consiglio dei ministri è passata alle maniere forti, mettendo in campo armi di distruzioni di massa. Altri 3.806,40 euro pagati alla Romeo Gestioni con l’obbligo però di utilizzare due apparecchi Ekomille, cui i topi non riescono di solito a sfuggire.
Sono speciali bidoni trappola che attraggono i roditori con dei bocconcini-spia che appena addentano fanno richiudere uno sportello che li spinge in una vasca con soluzione alcolica di tipo chimico. Quelli pensano di avere trovato il Bengodi, mangiano e si ubriacano.
E muoiono felici, perché entro pochi minuti entrano in coma etilico e dicono addio al mondo. Ma nessuno li aveva mai chiamati per la sede centrale del governo, che sembrava off limits.

(foto di US/ PALAZZO CHIGI/TIBERIO BARCHIELLI)

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