Teresa Almeida, portiere dell’Angola di pallamano a Rio: «Voglio essere portabandiera dei grassi»

10/08/2016 di Redazione

Per essere atleti di successo e partecipare alle Olimpiadi non bisogna necessariamente avere un fisico scolpito. A dimostrarlo ai Giochi di Rio 2016 è stata soprattutto Teresa Almeida, portiere della nazionale di pallamano dell’Angola, 98 kg di peso, orgogliosa della sua stazza fisica e agguerrita nella lotta ai pregiudizi. Soprattutto quelli sportivi. «Voglio essere la portabandiera dei grassi, tutti loro devono sentirsi fieri e orgogliosi quanto me», ha dichiarato. Scrive oggi Maurizio Crosetti su Repubblica:

«Io mi sento felice come atleta e come donna, devo solo faticare un po’ di più. Ma sono di più anche le soddisfazioni». Pur sapendo di correre un rischio non inferiore a quello del pregiudizio contro i cicciottelli, e cioè diventare un fenomeno da baraccone social, dove peraltro Teresa è già un mito, il portiere (portiera?, portieressa?) più pesante dei Giochi (ed è alta solo 1,70!) si elegge a simbolo: «Voglio essere la portabandiera dei grassi, tutti loro devono sentirsi fieri e orgogliosi quanto me. Non siamo gente inferiore, non partiamo battuti in niente. Beh, okay, forse è più difficile correre i cento metri ma un sacco di altre cose si possono fare ad alto livello, anche nello sport». Per esempio vincere. L’Angola di Teresa Almeida, per tutti “Bà”, questo il suo soprannome, ha infatti già battuto Romania e Montenegro, squadre piene di gente in perfetto peso forma, e domani proverà a mettere sotto pure la Norvegia. Risultati, non solo curiosità. «Lo so, riempio la porta, e per le avversarie è più difficile fare gol». Ma bisogna vedere come salta Teresa, e quant’è agile: attenti, chi si sorprende deve fare una bella dieta di pregiudizi.

 

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Teresa Almeida è nata a Luanda nel 1988, gioca a pallamano ad alti livelli da solo tre anni, ha 34 presenze in nazionale. Oltre ad essere bravissima in campo è anche molto spiritosa. «Posso parare anche restando immobile», ripete.

(Foto: ERIC FEFERBERG / AFP / Getty Images)

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