Rio 2016: le foto più pazze delle Olimpiadi, dall’uomo prosciutto al dito medio di Santo Condorelli

09/08/2016 di Boris Sollazzo

FOTO STRANE RIO 2016 –

“Ah, la tauromachia” declamava a Mai dire Gol quel geniale personaggio di Fabio De Luigi che rispondeva al nome di Luigio Guastardo della Radica, nobile snob e cinico che per darsi un tono, così, senza un motivo, interrompeva i propri soliloqui con questa espressione pronunciata in modo enfatico. Ecco, noi potremmo fare lo stesso con le Olimpiadi. “Ah, i giochi olimpici”. Perché oltre alle medaglie, i record e le storie strappalacrime (o tragicomiche) c’è di più. C’è l’uomo prosciutto, l’uomo scatola, i maltrattamenti gioiosi di infanti da parte di genitori un po’ fuori di testa, bagnini depressi e stadi da aprire con le cesoie. C’è Michael Phelps che, per dirla con le parole del nostro premier, merita uno storytelling a parte. C’è Clemente Russo e il suo orgoglio meridionale, il beach volley (ma non come lo pensate voi, maliziosi!), c’è il nuotatore volgare, la ginnasta hot, il Diablo che alle Olimpiadi da ciclista non c’è mai andato ma è a Rio. E ovviamente c’è l’immancabile tifoso della Roma.

E poi tanto tanto altro, che strappa sorrisi, incredulità, tenerezza.

Guarda la photogallery commentata:

Un viaggio a Rio 2016 e dintorni molto particolare, questo. D’altronde parliamo di una manifestazione, i XXXI Giochi Olimpici, che mettono insieme 207 nazioni, 10.500 atleti che si danno battaglia in 306 competizioni in 28 sport diversi. Inevitabile che escano fuori storie pazzesche e immagini spesso improbabili. E servono anche loro per raccontare una favola sportiva e umana di due settimane ogni quattro anni, un momento speciale che esce dalla storia dello sport per entrare nel nostro immaginario. E crearlo, persino. Pensate a quando c’erano ancora specialità olimpiche come il tiro al piccione, il tiro alla fune, il nuoto a ostacoli (a Parigi, nel 1900: e non ridete, fino a poco tempo fa molti lo praticavano nella Senna) e il nuoto in lungo (Saint Louis 1904: ci si tuffava e senza aiuto di braccia e gambe si doveva riemergere il più lontano possibile), la pelota basca, il nuoto sincronizzato singolo (sincronizzato a che? Bah), il kabbadi (un misto tra wrestling e football americano, solo per veri duri e aspiranti suicidi).

Quindi, fidatevi, le foto che avete appena visto non sono le cose più strane viste in un’Olimpiade.

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