Nicola Russo, il magistrato che aiutò Ricucci è indagato per prostituzione minorile

22/07/2016 di Redazione

Nicola Russo, magistrato del Consiglio di Stato accusato di aver condizionato un verdetto a favore di Stefano Ricucci, è sotto una nuova indagine. Il giudice è accusato, in un’altra inchiesta, di prostituzione minorile.

Ne parla Repubblica in un pezzo a firma di Giuseppe Scarpa e Francesco Salvatore:

Russo avrebbe pagato delle adolescenti straniere in cambio di sesso. Il sostituto procuratore che si occupa di questa vicenda è Pantaleo Polifemo, il pm che ha appena chiuso le indagini nei confronti dell’uomo, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Un debole per le donne, quello di Russo, che sta creando diversi guai al magistrato. I fari della procura infatti sono puntati su di lui. Il sospetto degli inquirenti è che il giudice possa aver condizionato anche altre sentenze oltre a quella a favore dell’immobiliarista Ricucci.

Fatture false, arrestati Stefano Ricucci e Mirko Coppola

IL GIUDICE NICOLA RUSSO E LE ACCUSE SUL SESSO CON MINORI

Come è partita l’inchiesta? Riporta il quotidiano:

I sospetti degli inquirenti nascono all’indomani della perquisizione realizzata a casa di Renato Mazzocchi, il funzionario di Palazzo Chigi accusato del reato di riciclaggio. L’alto dirigente, nella sua abitazione, avrebbe nascosto contanti per un totale di 237.500 euro divisi in buste, un appunto con l’annotazione di alcune indagini in corso e alcune sentenze cartacee del Consiglio di Stato. In particolare, alcune decisioni che riguardano l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Le verifiche disposte dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pubblico ministero Stefano Fava – titolari dell’inchiesta sul gruppo di faccendieri guidati da Raffaele Pizza, accusato di aver truccato appalti e orientato nomine e assunzioni in enti pubblici – si concentrano sulle sentenze emesse negli ultimi due anni. Ma soprattutto si intrecciano con quelli che hanno portato in carcere “il furbetto del quartierino” Stefano Ricucci. In pratica, per chi indaga, c’è il fondato sospetto che il collegamento sia rappresentato dal giudice Nicola Russo, indagato e perquisito
dalle fiamme gialle proprio perché accusato di aver ottenuto soldi e favori, compreso il pagamento di notti in hotel con una donna, per «pilotare» l’esito dei provvedimenti.

(nelle foto l’arresto di Ricucci. Foto ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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