La Germania si risveglia nazista?

17/03/2012 di Giulia D'Amato

Nonostante chi minimizza o fa finta di non vedere, il fenomeno inizia ad assumere portata notevole

Cellula terrorista di Zwickau, episodi di violenza, gruppi di attivisti di estrema destra. Die Zeit si occupa di quello che molti giudicano una questione di primaria importanza.

E’ UN PROBLEMA? – Se qualcuno si chiedesse se la Germania ha un problema dovuto alla proliferazione di gruppi di neonazisti la maggioranza risponderebbe tranquillamente di no, anche dopo la scoperta recente della cellula di Zwickau. Le associazioni politiche di tale ispirazione agiscono soprattutto a est, nei cosiddetti nuovi Lander. La Germania è un paese moderno, illuminato e tollerante nei confronti di tutti, quindi al momento queste persone possono agire indisturbate. Mentre si è creato un dibattito, che continua ad andare avanti, tra chi pensa che il problema esista veramente, chi invece ritiene sia un complesso da eredità del passato e chi ancora sostiene che siano solo fantasie, ci sono zone nella Repubblica federale dove da lungo tempo gli estremisti di destra vanno per la maggiore e hanno un’influenza di notevole portata. Sono più vicini alla realtà di tutti i giorni di quanto la gente non pensi, con sempre più successo e meno difficoltà si inseriscono in ogni ambito della società e gli esperti hanno già messo tutti in guardia da tempo, poiché le ideologie d’ispirazione razzista e autoritaria, che si concretizzano purtroppo a spese di stranieri, omosessuali e mussulmani, si basano sulla benevolenza e sul consenso ricevuto dall’opinione pubblica.

LA CELLULA DI ZWICKAU – 10 persone sono state uccise dal 2000 al 2006, ad opera di un gruppo terrorista di Zwickau, in Sassonia, scoperto dalle autorità tedesche nel novembre scorso. I tre componenti sono Uwe Böhn­hardt, Uwe Mundlos, i cui corpi  sono stati ritrovati dalla polizia in un camper, suicidatisi dopo una rapina andata male, e Beate Zschäpe, che ha fatto saltare in aria l’appartamento dove i tre vivevano per cancellare le prove e poi si è recata spontaneamente dalle autorità. I tre sono responsabili di aver ucciso piccoli imprenditori stranieri, una poliziotta e di aver rapinato diverse banche. Ma come mai la polizia non è arrivata prima sulle loro tracce? Una volta venuta alla luce la storia, le autorità sono state accusate di incapacità di affrontare gli episodi di violenza ad opera degli estremisti. Inizialmente la morte dei turchi e del greco era stata fatta risalite a una vendetta tra bande e quindi si pensava che non ci fosse motivo di indagare ulteriormente. Tutto è passato abbastanza inosservato, senza che nessuno si preoccupasse, fino a quando, nel corso di una perquisizione all’interno di un appartamento utilizzato da estremisti è stato ritrovato un dvd dove i componenti si accusavano della serie di omicidi. Oltre all’incapacità della polizia, vera o  presunta, un’altra cosa con cui si è dovuto  fare il conto in Germania è il disinteresse dell’opinione pubblica dopo che è stata divulgata la notizia della cellula di Zwickau.

LA MANIFESTAZIONE A MÜNSTER – Ai primi di marzo si è tenuta nella città del Nord Reno Vestfalia una manifestazione organizzata da militanti di estrema destra, la prima dal 2006, quando era stata bloccata dopo pochi metri. Anche questa volta c’erano tante persone pronte a una ”contromanifestazione”. Il sindaco di Münster, Markus Lewe, ha definito la manifestazione ”un’offesa”, eppure il partito, la CDU, è stato l’unico a non essere entrato a far parte del gruppo ”Keinen Meter den Nazis”, in opposizione alla manifestazione, la cui iniziativa è stata sposata dai socialisti della SPD, dai verdi e dalla sinistra, da sindacati, chiese e associazioni studentesche. Insomma, tutti impegnati in una contromanifestazione tranne il partito del sindaco. Ciò che sconvolge però è che, diversamente da quanto era stato assicurato dalla polizia, il cui capo in Nord Reno Vestfalia è uno dei verdi (Hubert Wimber), cioè permettere e proteggere la protesta pacifica, alla fine quelli che sono stati protetti sono stati i neonazisti. Cos’è successo di preciso? La polizia ha liberato le strade per gli estremisti, e per di più ha puntato due cannoni ad acqua contro chi protestava pacificamente. Una violenza inaccettabile da parte della polizia, secondo l’associazione ”Keinen Meter den Nazi”: i poliziotti si sarebbero lanciati contro i ”contromanifestanti”, persino nei confronti di quelli più anziani di loro, con i cani e cavallo, con spray al pepe e manganelli. Il momento più grave è stato quando un contromanifestante, che secondo la polizia avrebbe lanciato bottiglie addosso agli agenti, è stato malmenato così pesantemente che ha perso conoscenza ed è stato portato in terapia intensiva. Persino una parlamentare della Linke (partito della sinistra), Ingrid Remmers, è stata portata in commissariato con l’accusa di aver picchiato un agente ed è stata obbligata a spogliarsi.

TERRENO FERTILE – Ma cos’è che fa sì che questa ideologia si insinui sempre di più nei vari strati della società? Innanzitutto molti pensano che gli estremisti di destra non sarebbero in grado di utilizzare l’attuale erosione e malcontento sociale a loro vantaggio, ovviamente, come purtroppo la storia insegna, è vero il contrario. Inoltre il partito Nazional-Democratico tedesco (NPD) ha utilizzato il proprio ingresso nei parlamenti regionale della Sassonia e del Meclemburgo-Pomerania anteriore al fine di formare dei parlamentari in opposizione ai democratici. Inoltre i confini tra democratici e rappresentanti di estrema destra è spesso labile. In alcuni luoghi gli organi di stampa preferiscono tacere sulla situazione piuttosto che accusare la propria regione di essere contaminata dai neonazisti. Le associazioni politiche a favore della democrazia troppo spesso falliscono nel mettere partiti conservatori a fianco della sinistra per opporsi all’estremismo di destra, inoltre in città come ad esempio Dresda i nazisti hanno approfittato del fatto che le autorità locali e i politici, vittime di pregiudizi di vecchia data, tendono a vedere problemi in un alternativo con i capelli lunghi piuttosto che in razzisti ben disciplinati. Quanto siano riusciti a realizzare questi gruppi di estremisti si vede soprattutto nelle zone più svantaggiate dell’ex Germania est, dove ormai solo una risicata minoranza ritiene le istanze sociali degne di essere difese. Wolfgang Thierse, vicepresidente del Bundestag (il parlamento tedesco) ha coniato il termine ”luoghi di paura” per designare quello che erano riusciti a creare i nazisti: delle zone che persino le guide turistiche ritengono sia meglio evitare, luoghi dove i neonazisti difendono l’ostile bisogno di calma e riposo di chi dalla Wende, cioè la svolta arrivata con la riunificazione tedesca, non ha guadagnato nulla di buono ma ci ha solo perso. Luoghi in cui i terroristi della cellula di Zwickau hanno elaborato i loro brutali piani.

CAMALEONTISMO – Questi sviluppi del’attività e della politica degli estremisti di destra però non sono frutto del caso. Torniamo per un attimo indietro nel tempo al 1977, quando il nuovo presidente dell’ NPD di allora, Udo Voigt, cambia la strategia del partito: fino ad allora gli esponenti di estrema destra tedeschi avevano dato la precedenza a entrare in più parlamenti regionali possibili, mentre da quell’anno il partito inizia a dedicarsi all’opposizione extraparlamentare. La loro lotta si è quindi spostata sulla strada, a livello locale, dove deve essere portata avanti dai singoli, eludendo quindi la via parlamentare. Questo cambiamento di strategia è rimasto fino ad oggi una delle loro principali ricette di successo. Qualche settimana fa in Germania aveva fatto notizia il gruppo degli ”Immortali” (die Unsterblichen) estremisti di destra che nel loro sito web spiegano chiaramente chi sono e cosa vogliono: opporsi alla democrazia, cacciare via gli stranieri dal paese, colpevoli del declino del popolo tedesco. Il movimento spinge i giovani ad organizzarsi autonomamente nei loro quartieri, a scendere in strada a manifestare spontaneamente.

GIOVANI E ZONE D’INFLUENZA – Il partito ha operato un altro cambiamento: da un partito di vecchi signori è diventato un partito fatto soprattutto di giovani, fresco e attivo. Elemento importante di questo secondo cambiamento è il cameratismo volontario, accompagnato da giovani pronti a utilizzare la violenza per risolvere qualunque problema. Il neonazismo estende i suoi tentacoli d’influenza anche nell’ambito dell’istruzione, nelle associazioni studentesche, quali ad esempio l’Associazione universitaria nazionaldemocratica (Nationaldemokratische Hochschulbund) che nel 1991 ha pubblicato un documento programmatico, che fino ad oggi vale come linea guida, nel quali si legge che ”dobbiamo creare delle zone libere in cui esercitare di fatto il nostro potere, e per zona libera intendiamo un luogo in cui possiamo organizzare punti informativi senza però che i ”controrivoluzionari” possano fare lo stesso. Adesso sono passati vent’anni e ci sono certe zone in Germania in cui la situazione è esattamente come è stata auspicata nel documento. La propaganda va avanti non solo in senso geografico ma anche in ambienti della società che fino ad ora erano difficili da penetrare, le idee neonaziste hanno molto successo tra i più giovani, soprattutto grazie all’utilizzo di simboli presi in prestito da movimenti punk, hardcore, hiphop. Diversamente da prima anche le donne entrano a far parte dei gruppi e i giovani in generale tendono a rimanere fedeli a questa scelta politica, anche quando hanno dei figli, il che da così luogo a un nuovo fenomeno: la formazione di famiglie di estrema destra, che solitamente vivono indisturbate da influssi esterni in zone rurali che sono diventate col tempo delle piccole colonie di neonazisti o addirittura in villaggi dove queste idee politiche vanno per la maggiore. Perché questo nuovo fenomeno dovrebbe essere quindi preoccupante? E’ semplice, questi bambini andranno presto a scuola, nell’esercito, all’università, presumibilmente propagando le idee con cui sono cresciuti.

AGIRE ORA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI – La scena dell’estrema destra in Germania è dinamica, organizzata e influente, e molti sostengono che bisogna agire adesso, fare qualcosa per fermare la diffusione del fenomeno prima che sia troppo tardi, visto che questo problema non si risolverà da solo. I Land dell’ex Germania est dove il loro influsso è più forte non sono la meta, l’obiettivo finale di questo movimento, ma solo un campo di esperimenti. La società non deve commettere nuovamente l’errore di pensare che questo fenomeno sia solo un prodotto marginale del cambiamento della società, poiché potrebbe arrivare il giorno in cui sarà troppo tardi per togliere i neonazisti dal centro della scena politica e sociale perché ne avranno fatto parte da lungo tempo.

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