Antonio Suleiman: il migrante siriano che fa l’attore porno per combattere l’ISIS

19/07/2016 di Redazione

Il porno per combattere l’ISIS. Chissà che questa iniziativa possa disturbare il fascino esercitato dal jihadismo assassino di al-Baghdadi su molti giovani arabi. Un migrante siriano che si chiama Antonio Suleiman, scappato dal terrorismo dell’ISIS, è diventato un attore hard anche per combattere il fondamentalismo islamico che impera nelle zone in cui è nato e vissuto fino a fine 2012.

ANTONIO SULEIMAN , IL PORNO CONTRO L’ISIS

Bild Zeitung ha raccontato la storia di Antonio Suleiman, un giovane migrante siriano di 19 anni che da diversi anni vive in Germania. Suleiman è scappato con la sua famiglia nel 2012, quando l’allora al-Qaida in Iraq si era infiltrata nella guerra civile siriana dando vita all’organizzazione poi diventata famosa nel mondo come ISIS. L’arrivo dei fondamentalisti nella loro zona ha spinto Antonio Suleiman e la sua famiglia alla fuga. Dopo 3 anni in Germania come richiedente asilo , il giovane siriano è diventato da poco rifugiato politico. Antonio Suleiman faceva l’attore in Siria, e ha esercitato anche in Germania la sua passione per il teatro e per il cinema. Come spiega a Bild, il suo desiderio di recitare e di contrastare la propaganda dell’ISIS l’ha convinto a produrre un film porno, in cui è protagonista, che si chiama « Il Re arabo», che si può vedere su PornHub. 

Col mio film di 32 minuti voglio rappresentare il fanatismo in Siria. I gruppi fondamentalisti che uccidono le donne e sottomettono gli uomini devono esser combattuti.

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LA RABBIA DELLA FAMIGLIA

A Bild Zeitung Antonio Suleiman spiega di aver raggiunto l’indipendenza economica grazie ai contratti da attore porno che ha siglato dopo il suo primo film hard. Sul suo profilo Twitter si presenta come un professionista dell’hard, una svolta lavorativa che però gli è costata caro a livello emotivo. La notizia del suo film porno è arrivata anche in Siria, e da lì è rimbalzata ai suoi familiari. I genitori e i fratelli hanno smesso di parlare con Antonio Suleiman, accusato di aver provocato enorme imbarazzo per la sua svolta a luci rosse. Il rifugiato siriano ammette a Bild Zeitung come la cultura dei propri genitori sia radicalmente contraria alla pornografia.  La rottura con i familiari non è l’unico problema: il rifugiato siriano ha ricevuto numerose mail di minaccia.

Io non ho fatto nulla di male (col porno, Nda). Le persone che mi accusano dovrebbero preoccuparsi degli uomini che in Francia lanciano le bombe e uccidono, non di me!. Nei luoghi da cui provengono ci sono i miliziani dell’ISIS, mi sento minacciato.

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