Il Movimento 5 stelle e il trucco a Roma per aggirare il vincolo dei due mandati

13/07/2016 di Redazione

Ne avevamo già parlato qui: il fenomeno della parentopoli dentro il Movimento 5 stelle a Roma ritorna sui giornali. Oggi ne parla Giovanna Vitale su Repubblica Roma:

Accade allora nel popoloso III municipio che Giovanna Teodonio, moglie di Marcello De Vito, protegé della deputata Roberta Lombardi, il più votato in assemblea capitolina di cui è diventato presidente, venga reclutata come assessore alla Sicurezza del personale e Polizia locale. Una parentela da lei stessa rivendicata su Fb.

Famiglia, compagni e coppie…

È infatti la famiglia il canale privilegiato dei 5 stelle per entrare nelle istituzioni. La prova è l’VIII municipio: in consiglio siedono Teresa Leonardi (40 preferenze) ed Eleonora Chisena (91), madre e figlia; Giuseppe Morazzano (41 voti) e Luca Morazzano (34), padre e figlio. Basta una vasta parentela, un po’ di organizzazione e il seggio è assicurato. Da declinare nella “variante Mastella”, ovvero le coppie che fanno carriera insieme. Daniele Diaco e Silvia Crescimanno erano fidanzati quando, nel 2013, approfittando della doppia preferenza di genere, divennero entrambi consiglieri in XII. Nel frattempo si sono sposati: oggi lei è presidente del municipio, lui ha preso uno scranno in Campidoglio. Dove, nello staff della neosindaca, sta per entrare Francesco Silvestri, ex collaboratore del senatore Endrizzi, già fidanzato di Ilaria Loquenzi, capo comunicazione alla Camera

LEGGI ANCHE: No Carla, lo sciopero dell’Ama non è stato rinviato grazie a Virginia Raggi

M5S E IL TRUCCO PER AGGIRARE IL VINCOLO DEI DUE MANDATI

Sempre Repubblica parla di un caso utile per aggirare il tetto dei due mandati consecutivi: la delega.

Mentre per favorire la fidanzata del bis-consigliere comunale Enrico Stefàno si è dovuto ricorrere a un escamotage: la 27enne Veronica Mammì, uscente in VI municipio, è stata traslocata in VII, dove ha ricevuto la delega al Sociale. Uno spostamento tattico, raccontano fonti interne al Movimento, necessario per aggirare il tetto dei due mandati consecutivi. Così si salta un giro, ma si riscuote comunque un incarico, in attesa delle prossime consultazioni. Che, per la Mammì, già portaborse della deputata Daga, potrebbero essere le Politiche o le Regionali, fra un anno o due.

(in copertina foto ANSA/ ANGELO CARCONI)

Share this article