Amedeo Mancini: «Date alla vedova di Emmanuel tutto quello che ho»

11/07/2016 di Redazione

«Non è un allevatore di tori, anche lui sta fra gli ultimi. La responsabilità morale se la sente tutta e per questo, si è messo a disposizione delle vedova offrendo tutto quello che ha». Lo ha detto a Sky tg24 Francesco de Minicis, legale di Amedeo Mancini accusato di aver ucciso con un pugno il nigeriano Emmanuel Chidi Nnmadi, al termine dell’udienza di convalida. Il legale alludeva alla parte di casa colonica che il suo assistito possiede. Per la precisione un terzo di casa colonica e un pezzettino di terra lasciatagli dal padre. Secondo quanto riporta il legale l’ultra fermato riconosce di avere una responsabilità morale «ma non giuridica».

Fermo: per l’omicidio di Emmanuel spunta una seconda supertestimone

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AMEDEO MANCINI: «HO DETTO SCIMMIA AFRICANA MA NON VOLEVO UCCIDERE»

L’avvocato di Mancini non ha chiesto formalmente gli arresti domiciliari per il suo assistito. «Ho rimesso al gip la decisione sulla misura che ritiene più opportuna», ha detto De Minicis all’uscita del Tribunale di Fermo. Durante l’udienza di convalidà l’ultrà ha confermato la sua versione dei fatti. L’uomo, fermato per omicidio preterintenzionale aggravato, ha parlato per meno di due ore. Secondo De Minicis, Mancini ha ammesso di aver insultato la compagna di Emmanuel, chiamandola «scimmia africana», e di essersi difeso con un pugno quando il giovane nigeriano lo ha aggredito. «Ha anche ribadito di non avere nessuna intenzione di uccidere», ha concluso l’avvocato.  Il gip di Fermo Marcello Caporale non ha convalidato il fermo ma contestualmente ha disposto la custodia cautelare in carcere.

(in copertina un’ immagine d’archivio di Amedeo Mancini, fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale per l’uccisione di Emmanuel Chidi Namdi, il richiedente asilo nigeriano pestato a morte il 5 luglio a Fermo, mentre difendeva la compagna dagli insulti razzisti di Mancini. ANSA / CRISTIANO CHIODI)

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