Hillary Clinton assolta dall’Fbi per la vicenda delle mail private

06/07/2016 di Andrea Mollica

Hillary Clinton non dovrebbe essere indagata dalla magistratura federale per l’utilizzo di un account privato di posta elettronica. La polizia federale, l’Fbi, ha consigliato di non sporgere accusa contro la candidata democratica perchè non ha riscontrato infrazioni penali nel comportamento dell’ex segretario di Stato, pur severamente criticata per la sua estrema negligenza.

HILLARY CLINTON E L’INCHIESTA FBI

La polizia federale statunitense, Fbi, ha concluso l’inchiesta su Hillary Clinton non riscontrando motivi per un procedimento penale contro l’ex segretario di Stato. La candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti è stata interrogata, insieme ai suoi assistenti, in merito alle mail inviate dal suo indirizzo personale invece che dal server dell’amministrazione federale. Durante il suo incarico da segretario di Stato Hillary Clinton ha continuato a utilizzare la sua posta privata per spedire documenti di lavoro, una prassi all’epoca consentita dal dipartimento responsabile della politica estera americana. L’Fbi aveva aperto un’indagine nei mesi scorsi per capire quanto informazioni classificate come riservate fossero state gestite in modo insicuro, e se l’ex segretario di Stato avesse nascosto documenti al governo federale. LEGGI ANCHE

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HILLARY CLINTON E IL PROBABILE PROSCIOGLIMENTO

L’inchiesta dell’Fbi è giunta a conclusioni severe. Il comportamento di Hillary Clinton è stato definito estremamente negligente – questo passaggio della conferenza stampa del direttore James Corney diventerà un probabile tormentone negli spot repubblicani – e diverse sue dichiarazioni sono state smentite. La candidata democratica aveva dichiarato di non aver inviato alcun materiale riservato via posta privata, ma l’Fbi ha riscontrato 110 comunicazioni con informazioni classificate. Otto tra queste erano segnalate come top secret, il massimo grado di riservatezza possibile. Fbi ha rimarcato come sia possibile che il server di Hillary Clinton abbia esposto documenti riservati ad attacchi informatici che non si sarebbero verificati con l’utilizzo della posta governativa. La mancata richiesta di incriminazione fatta dalla polizia federale è un’ottima notizia per la campagna presidenziale della candidata democratica, che ieri ha svolto il suo primo comizio con Barack Obama. Photo credit: NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images

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