Le tensioni sulla giunta Raggi spingono Grillo contro Di Maio

05/07/2016 di Redazione

 

Edit: Luigi Di Maio ha smentito molte delle notizie scritte dai giornali di oggi sulla sua pagina Facebook.

 

Beppe Grillo e Luigi Di Maio sono sempre più distanti. La diffidenza del fondatore verso il vicepresidente della Camera, il de facto leader del M5S, sta esplodendo per i contrasti sulla giunta composta con difficoltà da Virginia Raggi. Una tensione esplosa nei giorni precedenti al compleanno di Di Maio, che il 6 luglio compie 30 anni.

BEPPE GRILLO CONTRO LUIGI DI MAIO A ROMA

Virginia Raggi ha quasi composto la sua giunta, ma l’avvio difficoltoso dell’amministrazione a 5 Stelle a Roma sta provocando problemi interni al mondo M5S. Secondo la Repubblica ci sarebbe una crescente tensione tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio, esplosa per la tutela a oltranza di Virginia Raggi esercitata dal vicepresidente della Camera. Di Maio ha difeso pubblicamente le nomine controverse del sindaco, Frongia e Marra, che poi sono state bocciate dal M5S, con tanto di telefonata di Beppe Grillo alla Raggi per spiegarle che i 5 Stelle non potevano affidare ruoli apicali a collaboratori dell’ex sindaco Gianni Alemanno. Tra il fondatore e il vicepresidente della Camera dei Deputati è osservabile una strategia sempre più differente. Da una parte Grillo vuole difendere la novità dei 5 Stelle, dall’altra Di Maio è sempre più orientato a normalizzare il M5S.

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LA SCALATA DI DI MAIO NON PIACE A GRILLO

La freddezza di Beppe Grillo verso Luigi Di Maio è cosa in realtà nota. Nei due raduni nazionali del M5S, Italia 5 Stelle, il fondatore aveva preso in giro il vicepresidente della Camera dei Deputati, smorzando le ambizioni di leadership. In questi mesi Di Maio è stato il volto del M5S in TV, creando una vasta e trasversale rete di relazioni con ambienti dell’establishment tradizionalmente avversati. Il vicepresidente della Camera, che domani compie 30 anni, sta costruendo il suo percorso verso Palazzo Chigi, ma Grillo non sembra orientato a cedere il ruolo di garante, e decisore finale, sulle scelte strategiche del movimento da lui fondato.

Foto copertina: ANSA/ANGELO CARCONI

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