Truffavano anziani e sacerdoti, sgominata banda di criminali

01/07/2016 di Donato De Sena

I carabinieri di Cascia, in provincia di Perugia, sono riusciti ad identificare diverse persone, residenti nell’hinterland milanese, dedite alle truffe agli anziani che in particolare avevano preso di mira anche dei sacerdoti. In due casi è emerso che i denunciati avevano tentato di estorcere con l’inganno denaro a due preti. Gli episodi vengono raccontati dal Corriere dell’Umbria:

Nel primo un sedicente impiegato del tribunale di Roma ha telefonato a un sacerdote residente nella zona, con vari raggiri e modi cordiali ha cercato di conquistare la fiducia dell’ignaro intelocutore e si è quindi dichiarato disponibile all’archiviazione di una “contravvenzione penale” a suo carico in pendenza presso il proprio ufficio: da qui l’uomo ha invitato l’anziano sacerdote a versare su un codice Iban l’importodi 7.000 euro, in caso contrario nei prossimi giorni gli sarebbe stata recapitata una cartella esattoriale dell’importo di 18.000. Dopo essersi reso conto come il sacerdote non fosse intenzionato ad accogliere la sua richiesta, lo ha minacciato dicendogli che “era peggio per lui, la contravvenzione avrebbe proseguito l’iter penale e sarebbe dovuto andare a pagarla a Roma per l’intero importo”. Naturalmente il sacerdote non ha effettuato quanto richiesto e ha provveduto a segnalare l’accaduto ai carabinieri.

 

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Nel secondo episodio invece l’interlocutore si è presentato come un fantomatico addetto della redazionedisdette@email.com e ha riferito di una pendenza di oltre 12mila euro. Il truffatore in questo caso si era reso disponibile ad aiutare il prete, intercedendo presso il suo ufficio la fine di annullare il tutto con un versamento di 6.781 euro per evitare una penale. I carabinieri hanno prima scoperto il truffatore che contattava le vittime, poi la titolare del conto corrente sul quale le vittime avrebbero dovuto versare il loro denaro. Quindi hanno riscostruito tutto il sodalizio criminale composto da pregiudicati residenti nel Milanese che operavano in tutte le zone dell’Umbria.

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