Beppe Grillo assolto dalla accuse di diffamazione nei confronti della ex parlamentare Pd Cinzia Capano

«Il Tribunale di Bari mi ha assolto dall’accusa di diffamazione aggravata nei confronti dell’ex parlamentare PD Cinzia Capano. Il giudice ha assolto con formula ampia perché il fatto non sussiste». Lo annuncia Beppe Grillo sul suo profilo Facebook.

“La vicenda risale al mio intervento nel corso della trasmissione televisiva Annozero, di Michele Santoro, in merito al referendum relativo alla privatizzazione dell`acqua pubblica e con riferimento all`esito del voto parlamentare del 16 marzo 2011 con il quale non era stata approvato l`accorpamento della consultazione referendaria con quella amministrativa del 15 e 16 maggio 2011 il cosiddetto election day”

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Tutto partì dalla querela fatta dalla ex parlamentare Capano. Nel 2011, l’onorevole, già assessore nella giunta comunale di Bari guidata dal sindaco Michele Emiliano, fino al 14 aprile 2008, data in cui è stata eletta Deputato della Repubblica e componente della II Commissione Giustizia comunicò di aver dato mandato ai suoi legali per l’intervento di Grillo fatto su “Anno Zero” il 9 giugno 2011. Il leader M5S parlò dell’assenza dell’onorevole in aula in occasione del voto sulla mozione al Governo per accorpare il voto sul referendum a quello amministrativo.

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Quel giorno la deputata era stata ricoverata d’urgenza al San Giovanni di Roma a causa di un malore legato alla sua patologia cardiaca. «Il signor Grillo – spiegò al tempo Capano su Barilive – aveva la possibilità, oltre che l’obbligo, di verificare tale circostanza prima di muovere accuse infamanti. Tanti cittadini in quei giorni mi hanno scritto per chiedermi il motivo della assenza e per scusarsi dopo averne appreso le ragioni. Una elementare pratica di civiltà che spiace non sia seguita da chi ha tanta influenza sulla rete e da chi si pone nei confronti dei cittadini come tutore della verità e della corretta informazione». Il Tribunale di Bari ora assolve il leader 5 stelle: il fatto non sussiste.

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